Conclusa l’operazione “Pillole d’Oriente”: i Carabinieri CITES sequestrano integratori alimentari contenenti esemplari vegetali tutelati dalla Convenzione

Si è appena conclusa l’operazione denominata Pillole d’Oriente, svoltasi in alcune Regioni d’Italia, tra cui la Lombardia, l’Emilia Romagna, la Toscana ed il Lazio, volta al contrasto ai reati commessi in danno alle specie animali e vegetali tutelate dalla CITES, il cui scopo è garantire che il commercio internazionale di detti esemplari non minacci la loro sopravvivenza.

Tale operazione costituisce l’epilogo di una vasta attività d’indagine condotta dal Raggruppamento Carabinieri CITES – Reparto Operativo – Sezione Operativa Centrale, che ha coordinato le operazioni nelle città di Milano, Bologna, Reggio Emilia, Prato e Roma con il supporto dei Nuclei Carabinieri CITES di Milano, Bologna, Firenze, Modena, Roma e dei Gruppi Carabinieri Forestale di Milano, Reggio Emilia e Roma.

Nel corso dell’attività sono stati deferiti alle Autorità Giudiziarie competenti per territorio alcuni cittadini di nazionalità cinese per varie ipotesi di reato tra cui la violazione delle norme che regolano il commercio, la detenzione di piante protette dalla Convenzione CITES e sono stati posti sotto sequestro centinaia di integratori alimentari, tra cui cerotti, pomate, radici, erbe essiccate e pillole, contenenti prevalentemente parti di esemplari vegetali di “Saussurea Costus” e “Moschus Moschiferus, tutelate dalla Convenzione CITES rispettivamente in Appendice I – Allegato A e Appendice I/II e Allegato A/B in funzione del Paese di provenienza, la cui messa in vendita costituisce reato ai sensi della legge n. 150 del 1992.

Tali prodotti, secondo alcune credenze della medicina tradizionale cinese, dovrebbero garantire la guarigione di alcune malattie respiratorie, il reumatismo e le malattie cutanee, in contrasto alla medicina convenzionale.

I Carabinieri Forestali hanno altresì denunciato alcuni esercenti commerciali cinesi per la violazione delle disposizioni del REG. (UE) n. 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, in quanto le indicazioni riportate sulle etichette di alcuni prodotti non erano facilmente comprensibili agli acquirenti.

Deferito inoltre un soggetto di origini cinesi, titolare di un erboristeria, per esercizio abusivo della professione di medico farmacista per aver posto in vendita, senza la prescritta autorizzazione alcuni prodotti tra cui antistaminici, contraccettivi in pillole e psicofarmaci.

Un’attenzione particolare alla conservazione della natura, ma anche alla tracciabilità degli alimenti e alla salute. L’operazione “Pillole d’oriente” ha evidenziato l’esistenza di ramificate “sacche di illegalità” in cui commercianti senza scrupoli e acquirenti per lo più ignari della normativa in vigore, mettono a rischio l’esistenza delle specie animali e vegetali tutelate dalla CITES. Un utilizzo tanto più inutile perché i principi attivi, laddove presenti, possono essere facilmente sostituiti con la medicina convenzionale. Costante lo sforzo dei Carabinieri Forestali, le cui attività di controllo sono ancora in corso, anche in altre città d’Italia, per chiarire se nel traffico siano coinvolti anche commercianti di altre nazionalità.

Comunicato stampa ufficiale del Raggruppamento Carabinieri CITES – Reparto Operativo, che si ringrazia per il cortese invio.

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