I furti nelle chiese proseguono, ma non si fermano le indagini e le operazioni preventive: il resoconto dell’attività operativa 2019 del Nucleo TPC di Perugia

Giungono puntuali i dati relativi all’attività operativa del 2019 condotta dai Carabinieri TPC di Perugia con competenza sull’Umbria.

Rispetto al 2018 in cui si registravano 13 furti, nel 2019 è stato rilevato un aumento con un totale di 26. Di questi sono 17 i furti scoperti solo dopo che i Carabinieri avevano individuato e restituito i beni culturali ai parroci delle chiese colpite. L’Umbria, infatti, rimane una di quelle regioni con una situazione complicata poiché chiese e santuari sono sparse sul territorio, molte di esse poco frequentate e scarsamente sorvegliate.

Le attività di contrasto hanno, però, permesso di recuperare 498 beni antiquariali, archivistici, librari e 972 archeologici, con un valore complessivo di 2.750.000 euro. Inoltre, sono 40 le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria di cui 8 per reati commessi in danno del paesaggio.

Tra le attività preventive, si annoverano 1724 beni controllati in Baca Dati, 95 sopralluoghi ad esercizi antiquariali e commerciali, nonché 102 in mercati e fiere di settore; nei confronti del paesaggio sono stati 60 i siti sottoposti a vincolo paesaggistico/monumentale controllati e 38 aree archeologiche; infine, sono 23 le verifiche riguardanti la sicurezza di musei, biblioteche e archivi.

Nell’ambito dell’arte contemporanea sono state sequestrate 32 opere contraffatte.

Tra le attività di maggior rilievo:

  • recupero di un dipinto del 1600 raffigurante “Architetture civili rovine”, provento di un furto avvenuto a Roma e individuato nel corso della mostra mercato dell’antiquariato di Assisi, nonché di 17 volumi a stampa del 1700.
  • sequestro di un’opera “frattale” di Michelangelo Pistoletto, individuata presso presso un antiquario di Città del Castello, risultata poi falsa. Nell’abitazione di uno degli indagati erano presenti anche due anfore e una statuetta votiva risalenti al II secolo d.C.
  • recupero di volumi datati tra 1600 e 1800, trafugati da fondi librari pubblici e archivi nazionali, nonché di reperti archeologici di produzione magno-greca. Erano in vendita presso un antiquario di Perugia.
  • recupero della Madonna con Bambino attribuita al Pinturicchio, rubata dall’abitazione di un collezionista di Perugia nel 1990 e messa all’asta a Londra.
  • recupero della “Dama con i capelli raccolti”, rubata a Bologna, e individuata a Todi presso un restauratore.
  • recupero di una collezione di reperti archeologici, messa in vendita dai familiari di una persona deceduta e la cui vendita è stata bloccata dalla Soprintendenza e dai Carabinieri.
  • recupero di 200 opere appartenenti a un artista raggirato, ritrovate in un magazzino di Bologna pronte alla “partenza” verso la Bulgaria.

Tratto dal comunicato stampa ufficiale del Comando Carabinieri TPC (link).

Ulteriori informazioni sono disponibili su: