
Roma è una città che si è sviluppata in modo molto particolare nel corso dei secoli, ma nonostante la densa edificazione, l’elemento del verde è rimasto preponderante. Consultando le planimetrie storiche di Roma – in particolare quelle del Nolli e del Lanciani – è possibile notare come in passato la città fosse costituita da un piccolo nucleo – parte di quello che oggi è conosciuto come centro storico – contornato da ville nobiliari e da terreni agricoli costituiti perlopiù da vigne e orti, che facevano parte del paesaggio sia dentro che fuori le Mura Aureliane. Verso la fine del 1800, Roma comincia gradualmente ad assumere l’aspetto odierno. Sorgono infatti nuovi quartieri e scompaiono porzioni di Ville nobiliari che vengono recintate e utilizzate come parchi pubblici fruibili a tutta la popolazione. Questo passaggio di gestione ha comportato anche una graduale assenza di manutenzione da parte degli enti pubblici, lasciando così in degrado alcuni beni culturali e paesaggistici di valore, facenti parte del patrimonio culturale tutelato dallo stesso Codice. È evidente, in molti casi, come il lato architettonico risulti essere molto più trascurato di quello botanico. Infatti, le strutture minori – come per esempio i casini – sono nella maggior parte in totale decadenza. Alcune situazioni esemplificative sono quelle di Villa Ada, Villa Carpegna e Villa Aldobrandini, dove i cittadini possono godere delle bellezze naturalistiche gestite in modo perlopiù ottimale, ma con totale assenza di possibili servizi alloggiati all’interno degli edifici presenti, a supporto della propria permanenza nel parco.
Villa Ada è ben organizzata: presenta un piccolo laghetto, aree di sosta e percorsi più “avventurosi” per gli esperti di trekking, fornendo così la possibilità di ospitare sia un pubblico più giovane che un pubblico più anziano. Entrò a far parte delle Ville del Comune di Roma nel 1957 ed è stato oggetto di restauri che non hanno però coperto l’intera estensione della Villa. Sembrerebbe, tuttavia, che siano stati stanziati ultimamente alcuni fondi per la riforestazione e il restauro degli immobili storici.


Villa Carpegna presenta al suo interno un’area giochi per bambini, spazi ombreggiati da specie arboree e un’ampia spianata per praticare sport o passeggiare. Passò al Comune nel 1978 e, dopo una serie di restauri, il Casino nobile fu adibito per ospitare la Quadriennale. Tra le altre strutture di pregio, vi è il ninfeo che purtroppo è stato vandalizzato, pur non essendo direttamente accessibile al pubblico.




Villa Aldobrandini si presenta, invece, come un grande giardino in cui meditare, isolandosi dal rumore della città. Intorno agli anni ’30 divenne proprietà dello Stato e dal 2013 al 2016 subì numerosi restauri. Due strutture interne – quelle facenti parte del muro di cinta –, all’apparenza sembrerebbero dismesse, mentre le fontane – così come alcune sculture – appaiono in abbandono e vandalizzate.




Un ruolo fondamentale nella manutenzione di questi luoghi viene svolto non solo dagli Enti preposti alla tutela, ma anche dalle associazioni volontarie di cittadini che si preoccupano attivamente della pulizia degli stessi e dell’educazione ambientale rivolta soprattutto ai bambini. Sicuramente, si dovrà sottolineare come occorra un maggior impegno in tal senso, curando un patrimonio immenso che solo Roma, come pochi altri luoghi, può vantare ma che, al tempo stesso, sembra talvolta totalmente dimenticato. Per esempio, ciò accade nel caso di Villa Sciarra – che è stata coinvolta in un recente programma di restauri di ville romane, ma che necessiterebbe comunque di altri interventi, in particolare al tempietto, alla voliera, ad alcune fontane e alle mura di cinta (che stanno subendo interventi di rinforzo recenti) –, in cui l’Associazione “Amici di Villa Sciarra” – nata nel 2015 – organizza delle giornate di pulizia del verde assieme ai bambini, educandoli ad avere cura dello spazio pubblico ed organizzando eventi culturali e letterari con l’obiettivo di creare un polo letterario importante per i cittadini.




Altre Associazioni molto attive, sono – a titolo esemplificativo – anche l’Associazione “Amici di Villa Ada” nata nel 1987 e l’Associazione Socio Culturale Villa Carpegna nata nel 1976 per la tutela di Villa Carpegna e poi per la diffusione di altre attività culturali e sociali. Associazioni di più ampio spettro si occupano anche di censire e valorizzare le aree verdi d’Italia: ne costituisce un valido esempio l’APGI (Associazione Parchi e Giardini d’Italia), che promuove iniziative – come visite eccezionali – in alcune ville o giardini al fine di farle conoscere alla popolazione.
Come immaginarsi una Villa sicura, controllata e valorizzata? Certamente un buon esempio è quello di Villa Torlonia. Ogni struttura architettonica prevede al suo interno un piccolo museo oppure ospita un servizio per eventi (ad esempio spettacoli nel Teatro), inserito in una mappa turistica che permette di scoprire ogni angolo della Villa. Accanto alla fruizione culturale, vi è però anche quella relativa al tempo libero, con spazi nei quali poter praticare sport o semplicemente passeggiare durante giornate assolate. Villa Torlonia ha superato, nel corso della propria storia, varie fasi di abbandono, in corrispondenza del passaggio di proprietà tra i vari possidenti, fino a giungere allo stato attuale di pieno splendore grazie a consistenti restauri avviati dal Comune negli anni ’90 e da recenti interventi. Nonostante ciò, sarebbero necessari comunque ulteriori provvedimenti di restauro per alcune strutture, scarsamente valorizzate.






Qual è il problema, dunque, alla base della manutenzione delle Ville storiche di Roma? Probabilmente una gestione erronea che si è perpetuata negli anni: si tratta, infatti, di problemi organizzativi che finiscono per basare la manutenzione solo su azioni di volontariato e quasi mai sugli enti competenti/sui professionisti. La maggior parte delle Ville a Roma appartiene al Comune, che non riesce a controllare la manutenzione di queste aree. Sarebbero necessari molti interventi, che non riguardano esclusivamente la pulizia del verde, ma tutta una serie di servizi accessori, utili ad una fruizione sicura, come per esempio sistemi di sorveglianza adeguati h24, cercando così di eliminare o quantomeno ridurre episodi di criminalità, come dimostrano eventi accaduti costantemente in alcune ville romane. Le strutture architettoniche inoltre potrebbero essere utilizzate per ospitare servizi di svago/ristoro, nonché dedicati alla cultura (bookshop, punto ristoro, sale conferenze, ecc.), come nel caso di Villa Sciarra dove vi è già una biblioteca appartenente all’Istituto Italiano di Studi Germanici, oppure a Villa Pamphilj dove nel Villino Corsini vi è una Biblioteca comunale.

Affidarne la gestione ad enti privati che abbiano hanno la possibilità di proporre un contributo economico maggiore, potrebbe aiutare a risollevare le sorti delle Ville storiche romane? Si arriverà in futuro ad avere un sistema di ville valorizzato come merita?
Il presente articolo si basa esclusivamente su considerazioni personali basate su sopralluoghi nelle Ville menzionate nel corso degli ultimi anni e su informazioni reperite nella sitografia essenziale di seguito riportata, al fine di far riflettere sulla situazione dell’importante patrimonio del sistema di Ville storiche all’interno della città di Roma.
Sitografia essenziale:
Associazione Culturale Villa Carpegna: https://sites.google.com/view/associazionevillacarpegna/home/chi-siamo
Amici di Villa Ada: http://amicidivillaada.blogspot.com/
Amici di Villa Sciarra: https://amicidivillasciarra.org/
V. Calzolari, L’albero, il sistema del verde, l’identità urbana, in G. Massari (a cura di), L’albero urbano Roma, Roma 1991, pp. 37-40.
R. Lanciani, Forma Urbis Romae, 1893-1901: https://geoportale.cittametropolitanaroma.it/cartografia-storica/23/45
Musei di Villa Torlonia: https://www.museivillatorlonia.it/
G. B. Nolli, Nuova Pianta di Roma, 1748: http://www.romaeterna.org/urbs/forma/nolli.html
Roma Daily News, Raggi: Villa Torlonia, in partenza manutenzione del verde (05.03.2021): https://www.romadailynews.it/politica/raggi-villa-torlonia-in-partenza-manutenzione-del-verde-0555757/
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Villa Torlonia: https://sovraintendenzaroma.it/i_luoghi/ville_e_parchi_storici/ville_dei_nobili/villa_torlonia
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Villa Ada: https://sovraintendenzaroma.it/i_luoghi/ville_e_parchi_storici/ville_dei_nobili/villa_ada_savoia
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Villa Carpegna: https://sovraintendenzaroma.it/i_luoghi/ville_e_parchi_storici/ville_dei_nobili/villa_carpegna
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Villa Aldobrandini: https://sovraintendenzaroma.it/i_luoghi/ville_e_parchi_storici/ville_dei_nobili/villa_aldobrandini
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Villa Sciarra: https://sovraintendenzaroma.it/i_luoghi/ville_e_parchi_storici/ville_dei_nobili/villa_sciarra
V. Valeri, Villa Ada, presentato il progetto per la riforestazione. Presto anche una nuova pineta a Monte Antenne, su RomaToday (04.02.2022): https://www.romatoday.it/zone/parioli/salario/villa-ada-progetto-riforestazione.html
Autore del contributo per il blog “La Tutela del Patrimonio Culturale”: Valentina Angela Cumbo
Foto di Valentina Angela Cumbo. Ne è vietata la diffusione senza l’esplicito consenso dell’autrice e/o l’indicazione dei credits fotografici, nonché del link relativo al presente articolo.
Le immagini, delle quali è indicata la fonte, sono inserite per puro scopo illustrativo e senza alcun fine di lucro.
Scritto in data: 10 luglio 2022
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