L’Italia restituisce all’Iraq una statuetta mesopotamica raffigurante la Dea madre. Il raro e prezioso reperto è stato individuato grazie all’attività dei Carabinieri del Nucleo TPC di Udine attraverso le operazioni di monitoraggio del web.
La statuetta era stata posta in vendita online da un privato a Udine, dove è appunto avvenuto il sequestro. Successivamente, i Carabinieri hanno chiesto l’intervento dell’Università per certificarne provenienza e datazione (5.900-5.100 a. C). L’illecito detentore è stato pertanto deferito in stato di libertà per impossessamento illecito di beni culturali (art. 176 d. lgs 42/2004), ricettazione (art. 648 C.P.) e contrabbando (art. 292 dpr 43/1973).
Ulteriori informazioni su:
- Comunicato Stampa Mibact
- ANSA (video intervista al Gen. B. Roberto Riccardi)
- FriuliOggi.it