Strutture ospedaliere dismesse: analisi e riflessioni sul patrimonio della sanità

Complesso Santa Maria della Pietà (foto di Valentina Angela Cumbo)

Negli ultimi anni l’umanità ha affrontato una delle più importanti sfide della storia: il Covid-19. Si è parlato spesso in questo periodo di carenza di strutture ospedaliere, ma anche di nuove che sono sorte in stato di emergenza per poi essere smantellate in seguito alla diminuzione dei ricoverati. Oltre alle svariate polemiche sull’argomento, esiste, però, una realtà interessante da analizzare, valorizzare e rendere nuovamente utile alla società. In epoca recente, infatti, molti edifici dedicati alla sanità hanno concluso la propria attività e sono rimasti vuoti, in condizioni alquanto degradate. Ne costituiscono un esempio l’Ex Ospedale Forlanini e il complesso di Santa Maria della Pietà a Roma: due casi diversi, ma entrambi rivestono il ruolo di importanti centralità urbane.

L’Ospedale Forlanini – che assunse il nome dal fondatore Carlo Forlanini – fu uno dei più importanti centri di pneumatologia di Roma. Assieme all’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “L. Spallanzani” e all’Ospedale “S. Camillo” costituirono un polo sanitario d’eccellenza nel settore sud – ovest della città. In particolare, la struttura venne istituita negli anni ‘30 del Novecento per curare i malati di tubercolosi, per poi essere chiuso definitivamente nel 2015. Parte di questa struttura è stata poi utilizzata per altre attività come lo svolgimento di riprese cinematografiche e dei mercatini natalizi.

Il Complesso di Santa Maria della Pietà ha invece una storia più antica. Le sue origini risalgono al 1500 quando la sede era collocata al centro di Roma ed era stata fondata da un ordine religioso. Fu solo alla fine del 1800 che la gestione divenne statale, mentre la nuova struttura del manicomio a padiglioni sarà costruita, agli inizi del 1900, in località S. Onofrio, dove sorge ancora oggi.

La funzione di ricovero per malati psichiatrici si concluse definitivamente nel 1999, lasciando così spazio al poliambulatorio facente parte dell’ASL Roma 1 e del Polo Museale cui appartengono anche il Complesso di Santo Spirito in Sassia, San Cosimato Nuovo Regina Margherita, l’Ambulatorio Pediatrico La Scarpetta. Nel complesso di Santa Maria della Pietà, oltre ai padiglioni – molti dei quali sono in condizioni di abbandono, mentre altri ospitano una biblioteca, un museo e ovviamente il poliambulatorio –, l’area a verde è stata riconosciuta come Parco Urbano, dove il patrimonio naturalistico conferisce valore aggiunto a quello architettonico e storico. Nei percorsi interni, inoltre, vi è una cartellonistica per lo sport utile ad avvicinare i cittadini ad un luogo che nei secoli scorsi era rivolto ad una tipologia precisa di fruitori.

Quale futuro?

Il patrimonio architettonico dedicato alla sanità risulta essere un potenziale di crescita culturale per i cittadini che possono beneficiarne. Consultando il PRG di Roma (disponibile online su: https://www.comune.roma.it/TERRITORIO/nic-gwt/) è possibile notare come le due strutture precedentemente nominate abbiano un valore rilevante seppur appartenenti a due categorie diverse: l’ospedale Forlanini è parte della “Città storica”, rappresentante un’identità culturale per la città; l’ex manicomio Santa Maria della Pietà, invece, è definita come “Centralità urbana” da progettare e quindi rilevata come un sito importante per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Per svariati cambiamenti sociali, queste strutture, ormai abbandonate, sono state oggetto di proposte per la loro rifunzionalizzazione. Nel caso dell’ospedale Forlanini si era pensato di dedicare parte della struttura all’Agenzia Europea per la Ricerca Biomedica e la restante parte sia ad una RSA che alla Casa della Salute, mentre per il complesso di Santa Maria della Pietà sono stati individuati, grazie alla partecipazione dei cittadini, alcuni ambiti di valorizzazione specifici legati alla vocazione del territorio, ovvero: quello ambientale/agricolo; turistico-ricettivo; per il benessere/servizi del cittadino. Ma veramente questi due capisaldi della medicina hanno come vocazione il turismo, l’agricoltura e l’ospitalità degli anziani?

L’obiettivo della riqualificazione distoglie dal capire che spesso alcune strutture avrebbero bisogno solamente di essere ripristinate per ciò che erano, assecondando i bisogni della società. Come si accennava all’inizio, soprattutto in questo periodo si ha la necessità di supportare il settore sanitario con nuove strutture e nuovi posti di lavoro, garantendo così anche un ricambio generazionale. Il recupero e il restauro di edifici che hanno un valore storico e architettonico notevole – con caratteristiche estetiche tipiche degli anni in cui sono sorte – garantirebbe la creazione di luoghi confortevoli per i professionisti che vi lavorano e per i pazienti. L’ospedale Forlanini è caratterizzato dal “barocchetto romano” e anche solamente osservando la facciata principale di accesso e gli interni dell’ingresso, si comprende come tramite un restauro possa tornare ad essere un centro ospedaliero di qualità architettonica rilevante. Potrebbe ricominciare a rivestire il ruolo di centro specializzato in malattie respiratorie e rientrare a “fare squadra” con i vicini centri del S. Camillo e dello Spallanzani. Il manicomio di Santa Maria della Pietà potrebbe invece specializzarsi nella cura delle malattie psichiatriche e neurologiche, sfruttando in tal modo le strutture già esistenti, così come gli spazi verdi esterni da utilizzarsi a vantaggio dei pazienti e dei visitatori. Il legame, inoltre, con le Università potrebbe incrementare il settore della ricerca, formando figure professionali specializzate e già pronte per entrare nel mondo lavorativo.

Unire, però, l’aspetto culturale e storico degli ospedali con la loro reale funzione è sicuramente una sfida importante. Infatti, a tal proposito recentemente è nato un accordo tra il MiC e la Regione Lazio per la valorizzazione degli Ospedali storici, in cui rientrano però solamente l’Ospedale di Santo Spirito in Sassia, San Giovanni, Nuovo Regina Margherita e San Gallicano, per cui si prevede il restauro – tra cui anche delle rispettive biblioteche e dei musei di arte sanitaria – ma anche la creazione di spazi culturali, cercando un’integrazione con la funzione ospedaliera.

Sarebbe, quindi, necessario ampliare l’elenco degli Ospedali storici e farli tornare a vivere come tali? Un solo aspetto sembrerebbe chiaro: questo patrimonio, oltre ad essere annoverato tra i beni culturali, necessita di tornare al più presto nelle mani del settore sanitario per poter riprendere quel ruolo abbandonato o “perduto” tempo fa.

Sitografia essenziale:

9colonne, Carlo Forlanini, l’uomo che curò la tubercolosi: https://www.9colonne.it/39443/carlo-forlanini-l-uomo-che-cur%C3%83%C2%B2-la-tubercolosi#.Ylf-stNBy3A

ASL Roma 1, Santa Maria della Pietà: https://www.aslroma1.it/polo-museale/santa-maria-della-pieta

Comune di Roma, Centralità Urbana “Santa Maria della Pietà”: http://www.urbanistica.comune.roma.it/santa-maria-della-pieta.html

Comune di Roma, Giunta approva linee programmatiche per realizzazione Città della Scienza e riqualificazione Santa Maria della Pietà (10.02.2022): https://www.comune.roma.it/web/it/notizia/giunta-approva-linee-programmatiche-per-realizzazione-citta-della-scienza-e-riqualificazione-santa-maria-della-pieta.page

FAI, Ospedale Forlanini: https://fondoambiente.it/luoghi/ospedale-forlanini?ldc

F. Grilli, C’era una volta il Forlanini: il complesso ospedaliero tra il sogno di riapertura (impossibile) e l’amara realtà, su RomaToday (12.03.2020): https://www.romatoday.it/zone/arvalia/portuense/forlanini-riapertura.html

F. Grilli, Forlanini, il Tar accoglie il ricorso dei cittadini: ora la regione dovrà chiarire sul futuro dell’ex ospedale, su RomaToday (13.04.2022): https://www.romatoday.it/zone/monteverde/monteverde/ex-forlanini-ordinanza-tar-futuro-ospedale.html

MiC, Accordo MiC-Regione Lazio per promozione e valorizzazione degli ospedali storici (10.12.2021): https://www.beniculturali.it/comunicato/21847

Museo Laboratorio della Mente, Riqualificazione del Santa Maria della Pietà : https://www.museodellamente.it/riqualificazione-del-santa-maria-della-pieta/

A. Nesci, Ex Ospedale Forlanini: al suo posto una sede dell’Agenzia europea della ricerca biomedica, una RSA e una Casa della salute su conosciroma.it (02.04.2021): https://conosciroma.it/2021/04/02/ex-ospedale-forlanini-al-suo-posto-una-sede-dellagenzia-europea-della-ricerca-biomedica-una-rsa-e-una-casa-della-salute/

Relazione Tecnica Illustrativa “Riqualificazione e recinzione cancellata – giardini e rinnovo area giochi Piazza Carlo Forlanini Municipio XII – OP 1801490001”, Roma Capitale Dipartimento Tutela Ambientale (20.09.2018)

RomaToday, Dal Campidoglio sì a riqualificazione Santa Maria della Pietà: “Sarà polo benessere e servizi” (14.02.2022): https://www.romatoday.it/zone/montemario/riqualificazione-santa-maria-pieta-polo-benessere-servizi.html

RomaToday, Santa Maria della Pietà, parla medico che ha chiuso il manicomio: “Gualtieri restituisca memoria e verde a città” (24.11.2021): https://www.romatoday.it/politica/santa-maria-della-pieta-parla-il-medico-che-ha-chiuso-il-manicomio-restituisca-memoria-e-verde-alla-citta.html

Turismoroma.it, Parco di Santa Maria della Pietà: https://www.turismoroma.it/it/luoghi/parco-di-santa-maria-della-piet%C3%A0

Autore del contributo per il blog “La Tutela del Patrimonio Culturale”: Valentina Angela Cumbo

In relazione alle foto di Valentina Angela Cumbo, ne è vietata la diffusione senza l’esplicito consenso dell’autrice e/o l’indicazione dei credits fotografici, nonché del link relativo al presente articolo.

Le immagini, delle quali è indicata la fonte, sono inserite per puro scopo illustrativo e senza alcun fine di lucro.

Scritto in data: 21 aprile 2022

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About Valentina Angela Cumbo 23 Articles
Architetto iunior e Paesaggista iscritta all'Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma e provincia; specialista in Beni Naturali e Territoriali.