Palazzo Massimo alle Colonne è uno storico edificio romano, collocato lungo Corso Vittorio Emanuele II.
La prima costruzione risalirebbe al XV secolo, sebbene ciò che oggi possiamo ammirare è la versione dell’architetto Baldassare Peruzzi, chiamato infatti nel 1532 a restaurare e ad ampliare il nucleo preesistente a seguito dei danni riportati dal passaggio dei Lanzichenecchi cinque anni prima.
Il nome deriverebbe, oltre che dalla esigenza di distinguere le varie proprietà della famiglia dei Massimo in città, dalla presenza di una serie di colonne provenienti dal distrutto Odeon di Domiziano – su cui l’edificio insiste parzialmente – e di cui, ad oggi, ne rimane forse un esempio collocato nella retrostante Piazza de’ Massimi.
Ebbene, è proprio qui che si vuole porre l’attenzione, cioè sulla facciata retrostante del Palazzo, per via dell’attuale stato di degrado in cui versano le sue pitture a monocromo; infatti, nello stesso periodo in cui fu chiamato Peruzzi, Polidoro da Caravaggio ricevette l’ordine di abbellire quel lato dell’edificio in occasione delle nozze tra Angelo Massimo ed Antonietta Planca Incoronati.
Alcuni di questi affreschi sembrerebbero essere stati individuati ora nella scena dello Sposalizio della Vergine, ora in quella dell’Uccisione di Oloferne, ora in un episodio della Vita di Esther, ora in un combattimento; ma, davvero, crediamo sia giusto utilizzare qui il condizionale dal momento in cui l’opera versa in un cattivo stato di conservazione, scomparendo, lentamente, davanti ai nostri occhi.
In quegli stessi anni, Polidoro da Caravaggio, insieme al collega Maturino da Firenze, si era già approcciato al monocromo per decorare l’esterno di un altro edificio, Palazzo Ricci in Piazza de’ Ricci: pur essendo state soggette a restauri incisivi – oltre che ad una parziale rimozione –, queste pitture conservano ancora, in parte, il ciclo con alcuni degli episodi della leggenda di Muzio Scevola; la bellezza di alcuni di questi particolari ci fa dunque, malinconicamente, portare di nuovo col pensiero agli affreschi di Palazzo Massimo alle Colonne, immaginandone un risultato analogo se non addirittura migliore.
Quattro anni fa, Italia Nostra aveva già segnalato il fatto; oggi lo facciamo di nuovo, con l’augurio che, presto, questo bene possa essere tutelato.
Sitografia consultata:
- https://www.italianostra.org/palazzo-dei-massimi-a-roma-segnalazione-lista-rossa-2016/ (13.10.2016)
- https://www.italianostra.org/palazzo-dei-massimi-a-roma-segnalazione-lista-rossa-2016/ (13.10.2016)
- https://www.touringclub.it/destinazione/localita/edificio-monumentale/209495/palazzo-massimo-alle-colonne-roma
- https://www.beniculturalionline.it/location-516_Palazzo-Massimo-alle-Colonne.php
Autore del contributo per il blog “La Tutela del Patrimonio Culturale”: Giulia Abbatiello
Foto di Cristina Cumbo. Ne è vietata la diffusione senza l’esplicito consenso dell’autrice e/o l’indicazione dei credits fotografici, nonché del link relativo al presente articolo.
Scritto in data: 20 novembre 2020
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