Carabinieri del Nucleo TPC di Ancona: risultati dell’attività operativa 2019. Recuperati numerosi reperti archeologici tra cui frammenti di sarcofago asportati dall’Antiquarium del Celio nel 1978

Attività operativa 2019 presentata dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona: sono 1635 i beni recuperati (antiquariali, archivistici, librari e archeologici) per un valore complessivo di oltre due milioni e mezzo di euro, 123 le persone denunciate e 7 i sequestri di opere d’arte contraffatte.

I furti sono diminuiti notevolmente, passando dai 58 del 2018 ai 16 del 2019 tra le Regioni di Marche e Abruzzo.

Tra le attività operative si ricordano:

  • Controllo compiuto a Recanati nel corso del mercatino antiquariale. I Carabinieri del Nucleo TPC di Ancona, in collaborazione con quelli della Stazione di Recanati e Campli, hanno rinvenuto e sequestrato un dipinto olio su tela di un autore ignoto, ambito abruzzese sec. XVII, rubato il 13 novembre del 2011 dalla Chiesa di san Gennaro di Campli, frazione Collicelli, poi restituito all’ufficio beni culturali della Diocesi di Teramo-Atri.
  • individuazione di un noto professionista anconetano che deteneva illegalmente nella propria abitazione reperti di natura archeologica per un arco cronologico che va dalla Preistoria al Medioevo.
  • sequestro a Falconara di una collezione di reperti archeologici detenuti illegalmente (VII sec. a.C. – III sec. d.C.), tra cui spiccano alcuni frammenti di una fronte di sarcofago trafugati all’Antiquarium del Celio a Roma il 19 settembre 1978. Le indagini sono ancora in corso.
  • rinvenimento nel Fermano di un dipinto a olio su tela raffigurante Santa Lucia, rubato negli anni ’60.

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