Il cratere di Assteas con il ratto di Europa

Cratere a calice a figure rosse con raffigurazione del ratto di Europa

Datazione: 350-330 a.C.

Autore: Assteas

Dimensioni: altezza, 72 cm; diametro del cratere, 60 cm

Iconografia lato A: Europa, figlia di Agenore e principessa di Tiro, viene rapita da Zeus, nelle sembianze di toro bianco. Il dio si era infatti innamorato osservandola sulla spiaggia. Europa è qui rapresentata già in groppa al mansueto toro che la sta portando via, attraversando il mare a nuoto (si noti il particolare piegamento delle zampe), popolato da tritoni ed esseri acquatici, fino all’isola di Creta. In alto, si scorge un’altra figuretta, alata, forse Eros o Pothos.

Iconografia lato B: scena dionisiaca, dominata proprio da Dionisio, in posizione centrale, giovane e nudo, accompagnato da una menade (sulla sinistra) e da un sileno (sulla destra).

Cratere di Assteas (Red Caudium, CC BY-SA 4.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0, via Wikimedia Commons)

Il cratere venne rinvenuto da un operaio nel corso di alcuni scavi per la rete fognaria in località Sant’Agata dei Goti (BN) negli anni Settanta del secolo scorso. L’uomo decise di non denunciare la scoperta, tenendosi per sé il reperto e scattando una foto Polaroid, per poi venderlo sul mercato nero in cambio di 1 milione e 100.000 lire e di un maialino.

Fu proprio la Polaroid, elemento chiave, venuta in possesso di un noto trafficante, ex capitano della Guardia di Finanza, morto in un incidente stradale, ad essere ritrovata dai Carabinieri nel 1995. Comincia quindi l’indagine.

Si scopre che il cratere, dopo aver transitato in Svizzera attraverso Gianfranco Becchina, era stato venduto da quest’ultimo al Getty Museum di Malibu nel 1981.

In seguito alla rogatoria internazionale emessa nel 1999, il reperto poté tornare in Italia solo nel 2005. Attualmente il cratere è conservato presso il Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino.

Bibliografia essenziale:

  • C. Tangredi, L’odissea del cratere di Europa. Vestigia dell’identità Europea, in Rivista online InStoria, n. 94, ottobre 2015.
  • Scheda 95, Assteas. Cratere a calice raffigurante il ratto di Europa, in S. Pasquinucci (a cura di), La tutela del patrimonio culturale. Il modello italiano 1969-2019, De Luca Editori d’Arte, Roma 2019, pp. 202-203.

Video:

  • Rai 3, Il ratto di Europa di Assteas, intervista ad Aniello Troiano, 2016 (link)
  • Documentario “Assteas – Storia del vaso più bello del mondo”, 2019 (link)

Autore della scheda “Recuperi famosi” per il blog “La Tutela del Patrimonio Culturale”: Cristina Cumbo

Le immagini sono inserite per puro scopo illustrativo e senza alcun fine di lucro.

Scritto in data: 21 giugno 2020

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Pubblicato da Cristina Cumbo

Archeologa e ricercatrice; Dottore di ricerca in Archeologia Cristiana; amministratrice, fondatrice e responsabile del blog #LaTPC, nonché della pagina Facebook "La Tutela del Patrimonio Culturale". Ha frequentato il primo corso di perfezionamento in tutela del patrimonio culturale in collaborazione con il Comando Carabinieri TPC presso l'Università di Roma Tre (2013) e il Master annuale di II livello in “Strumenti scientifici di supporto alla conoscenza e alla tutela del patrimonio culturale” attivo presso il medesimo ateneo (2019). Dal mese di gennaio 2022 al marzo 2024 ha collaborato con l'Institutum Carmelitanum di Roma conducendo ricerche su alcune chiese Carmelitane demolite e ricostruendone la storia. Attualmente è assegnista di ricerca presso l'ISPC - CNR, dove si occupa di analizzare storicamente il fenomeno del vandalismo sul patrimonio naturale e culturale in Italia per la redazione di linee guida funzionali alla mitigazione del rischio.