È stato presentato ieri il volume “Palazzo della Cancelleria. Taccuino del cantiere di restauro”, seguito agli interventi effettuati sul celebre palazzo extraterritoriale sito in Corso Vittorio Emanuele II a Roma. Agli studi ha partecipato un’équipe eterogenea, composta da professionalità architettoniche, archeologiche, archivistiche, ingegneristiche, diagnostiche, nonché attinenti ovviamente al settore del restauro.
Il Palazzo della Cancelleria Apostolica, voluto dal Card. Raffaele Riario alla fine del XV secolo, si presenta come un sito pluristratificato che vede la successione di testimonianze archeologiche di epoca romana, una basilica paleocristiana ancora conservata al di sotto del monumentale cortile, la vera e propria struttura palaziale e la chiesa di S. Lorenzo in Damaso inclusa all’interno delle sue mura. Pochi sanno, inoltre, che in corrispondenza di Corso Vittorio Emanuele scorre un fiume, l’Euripo, una parte del quale visibile dai sotterranei del Palazzo e della chiesa.
Tra le scoperte di questo cantiere si ricordano le due iscrizioni angolari poste in facciata – che recitano “Christus Rex venit in pace et Deus homo factus est”, un affresco raffigurante San Nicola di Myra, probabile personificazione su cui saranno effettuati ulteriori studi, e alcuni paramenti murari relativi sia al possibile campanile medievale, che al portico paleocristiano di fine IV – inizi V secolo d.C.
Il volume, pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana, è disponibile in libreria (anche online).
Ulteriori informazioni sono disponibili su:
- Vatican News (29.01.2020)
- Sito personale di Mons. Nunzio Galantino (29.01.2020)
- Il Faro di Roma (29.01.2020)
- Agensir (21.01.2020)
- Urban Vision (07.02.2020)
- Il Giornale del Restauro e del Recupero dell’Arte (09.03.2020)
Le immagini del Palazzo della Cancelleria Apostolica, condivise nel post, sono di Cristina Cumbo. Ne è vietata la diffusione senza l’esplicito consenso dell’autrice e/o l’indicazione dei credits fotografici, nonché del link relativo al presente articolo.
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