Sequestro di beni archeologici, ordigni bellici e metal detector: uomo denunciato dai Carabinieri ad Arta Terme

Al termine di una lunga attività di indagine iniziata nel 2016, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Udine hanno posto fine al recupero illecito, operato tramite l’utilizzo del metal detector, di ordigni bellici e reperti archeologici.
La vicenda era iniziata nel novembre del 2016, quando i Carabinieri, nel corso di attività di investigazione svolte a Gorizia, avevano individuato un vero e proprio arsenale, composto da 85 ordigni bellici carichi e un migliaio di cartucce, in possesso illecito di un uomo arrestato e denunciato a piede libero.
Il proseguimento delle indagini ha consentito, inoltre, di individuare un ulteriore soggetto, un 50enne di Arta Terme (UD). La perquisizione domiciliare ha comportato, infatti, il sequestro di un pugnale di epoca medievale, 16 dardi di epoca romana, 18 monete risalenti al periodo della Serenissima Repubblica di Venezia, 9 anelli di epoca medievale di provenienza cividalese, 41 palle di piombo di vari calibri per archibugio, 6 medaglie votive in ottone risalenti al XIX secolo e 2 metal detector.

Tratto dal comunicato stampa ufficiale del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che si ringrazia per l’invio.