Si dedicavano al traffico illecito di reperti archeologici: scatta la prescrizione per gli indagati

Febbraio 2011: sequestro del sito archeologico a Vibo Valentia, fra via Alcide De Gasperi e via Scrimbia, dove sarebbero avvenuti scavi non autorizzati al fine di trafugare e porre in commercio numerosi reperti archeologici.

L’inchiesta “Purgatorio 3“, nata da un’indagine del Ros e della Dda di Catanzaro contro il clan Mancuso,  riguardava una presunta associazione per delinquere finalizzata al traffico di reperti archeologici. Fra gli imputati beneficiari della prescrizione figura Giuseppe Braghò, di Vibo Valentia, studioso dei Bronzi di Riace; uno degli indagati, Limbadi Pantaleone Mancuso, detto “Vetrinetta”, è invece deceduto in carcere nell’ottobre del 2015.

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