Carabinieri recuperano reperti archeologici nascosti in un capanno: denunciato un uomo

Le indagini hanno preso avvio dalla perquisizione dell’abitazione di un 30enne rumeno, in cui vi era il sospetto che venissero occultate armi, munizioni e materiale esplodente illegalmente detenute. Nel capanno agricolo, di pertinenza dell’abitazione, sono stati rinvenuti numerosi reperti archeologici (lampade, anfore, ciotole, brocche, scodelle, contenitori vari e monete), insieme ad un metal detector.

I reperti sequestrati, tutti originali, sono cronologicamente inquadrabili in un periodo compreso tra il IV ed il III secolo a.C., molto probabilmente estratti da uno dei numerosi siti archeologici presenti in Puglia,  tra cui presumibilmente quello di Canosa di Puglia e di Herdonia (nei pressi di Ordona).

I reperti sono ora a disposizione del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bari.

Il cittadino rumeno, denunciato in stato di libertà per ricettazione di reperti archeologici,  non ha saputo giustificare il possesso dei manufatti, i quali se immessi sul mercato illegale avrebbero potuto fruttargli circa mille euro al pezzo.

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Video di La Repubblica.