La galleria d’arte Il Portico, dopo la conclusione dell’esposizione della Associazione Fotografi Cinesi (CPA) prosegue nel solco della apertura internazionale con la mostra del sassarese Renato Fancellu artista che, tra i contemporanei, è senz’altro uno dei maggiormente apprezzati e noti all’estero. Vanta infatti una lunga serie di mostre e collaborazioni permanenti con gallerie francesi, irlandesi, tedesche, solo per citarne alcune.
In questo anno denso di anniversari per la galleria, anche per Fancellu ricorre il cinquantennale della sua prima personale: era l’ottobre del 1973, quando, chiamato da Liliana Cano, tenne la sua prima mostra nella galleria Sironi a Sassari.
Sono trascorsi vari decenni anche dalla sua prima volta al Portico ed il rapporto di collaborazione si è consolidato attraverso una lunga serie di mostre che è approdato all’odierna Percorsi. Le tematiche affrontate nell’arco degli anni ed oggi qui esposte in sintetici richiami, che danno il titolo alla mostra, sono questioni che scavalcano i confini della nazione, sono internazionali appunto, meglio ancora universali, e da questo punto di vista avvallano il successo che la sua arte ha anche all’estero. Le architetture, l’ecologia, le guerre, il dramma dei migranti, sono entrate a far parte della vita di ciascuno di noi ed in qualsiasi parte del mondo.
Solo che talvolta, o spesso nel suo caso, l’artista coglie la portata dei problemi in anticipo rispetto al momento storico in cui si sta vivendo. Proprio ciò che accade con la misteriosa opera intitolata “Di mestiere faccio paura” nella quale Fancellu dà forma ad una caratteristica, evanescente eppure molto tangibile, dei più recenti anni e ne fa un monito per il futuro. Una acuta rappresentazione del presente: la paura è il dictat di questi anni. Le notizie sui giornali o alla televisione hanno un imperativo categorico: si crei paura su tutto. L’attualità fa paura e il futuro deve far paura! Ora è divenuto un vero e proprio mestiere…Tuttavia l’artista è un ottimista, una speranza la offre: il mestiere di far paura non appartiene ad un essere in carne ed ossa… è uno spauracchio, è un sistema. E allora, fortunatamente, un sistema può essere modificato inserendo nuovi parametri quali dialogo, confronto, riflessione, empatia, gioia.
Tutti rappresentati nei disegni acquerellati esposti in mostra, che sempre con pochi tratti inconfondibili rendono riconoscibile lo stile unico di Fancellu. Come si può leggere nella sua biografia e come è facile intuire osservando le opere esposte Renato Fancellu è un artista che pensa al suo lavoro come comunicazione diretta con il pubblico e impegno nel sociale. I quadri con protagonisti balene, naufraghi, migranti, guerrieri, propongono alla riflessione del pubblico il suo punto di vista nel concepire il rapporto tra l’uomo e gli altri ospiti del nostro pianeta.
Tutte le sue opere, caratterizzate da un’estrema coerenza di linguaggio, tra pittura e ricerca grafica, si distinguono per una tecnica di raffinata eleganza, elaborata in modo assolutamente personale.
Per ulteriori approfondimenti rinviamo al sito ufficiale dell’artista: renatofancellu.com
Galleria d’arte “Il Portico”
Piazza del Popolo, 4 – Nuoro
Curatrice: Stefania Sini
Contatti: galleriailportico@gmail.com
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