I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Palermo recuperano un prezioso dipinto, rubato nel 1982 dalla Chiesa di San Domenico di Castelvetrano (TP)

I Carabinieri del Nucleo TPC di Palermo coadiuvati dai militari della Compagnia di Castelvetrano, al termine di un’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo, hanno restituito a Don Giuseppe Undari, parroco della chiesa di San Domenico di quel Centro, un prezioso dipinto, olio su tela, raffigurante la “Visitazione della Madonna a S. Elisabetta” e risalente al XVII sec.

Il quadro, di cui da tempo si erano perse le tracce, era stato trafugato nel 1982 dalla chiesa “San Domenico” di Castelvetrano (TP).
Il recupero è frutto del costante monitoraggio del mercato antiquariale effettuato dai Carabinieri del TPC. In particolare, confrontando le immagini e i dati riguardanti le opere presente nel catalogo di una casa d’aste palermitana con quelle contenute all’interno della Banca Dati dei Beni Culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando Tutela Patrimonio Culturale, i militari dell’Arma hanno focalizzato l’attenzione su un dipinto di provenienza sospetta. I successivi accertamenti hanno permesso di confermare che si trattava proprio del quadro rubato presso la chiesa di San Domenico. Dalle indagini non sono emerse responsabilità a carico della casa d’aste che, in qualità di mandatario, aveva posto in vendita il dipinto per conto di un uomo, denunciato per ricettazione.

Dopo anni il quadro ritorna al proprio posto restituendo così alla chiesa castelvetranese una significativa tessera dell’identità culturale e artistica di una delle sue più antiche chiese, le cui origini risalgono al XV secolo. La chiesa di San Domenico è decorata con stucchi ed affreschi di pregevole fattura eseguiti da Antonino Ferraro da Giuliana tra il 1574 ed il 1580. E’ una testimonianza fondamentale per la storia dell’architettura in Sicilia: costituisce, infatti, uno degli esempi più significativi di quel manierismo siciliano che preannuncia l’imminente Barocco.
L’operazione si inquadra nel contesto di una sinergica collaborazione tra il Comando TPC, l’Arma Territoriale e le Diocesi per una efficace tutela del patrimonio culturale ecclesiastico, con la restituzione alla collettività di quelle opere che ne costituiscono l’identità locale.

Tratto dal comunicato stampa ufficiale del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che si ringrazia per il cortese invio.

Ulteriori informazioni riguardanti il furto, le indagini e la storia dell’opera su CastelvetranoSelinunte.

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