Il sarcofago murato nell’agriturismo. Storia di un recupero

Era la mattina del 25 febbraio 2015 quando i Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Firenze consegnavano alla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, rappresentata dal Sovrintendente, il prof. Fabrizio Bisconti, 11 frammenti di un sarcofago trafugati anni prima. I reperti, murati a scopo ornamentale sulle pareti esterne di un agriturismo nei pressi di Norcia, erano stati casualmente individuati dalla dott.ssa Gabriella Sabatini della Sovrintendenza archeologica di Perugia e segnalati alle Forze dellʼOrdine.

Una prima verifica nella Banca Dati Leonardo permise di accertare lʼeffettiva appartenenza di quei reperti a un sarcofago, rinvenuto frammentario negli anni Sessanta, con scene di caccia al leone, al cervo e al cinghiale. Il manufatto, databile alla seconda metà del III secolo d.C., era stato rubato il 1 maggio 2003 dalla basilica ipogea dellʼArdeatina nel Comprensorio Callistiano.

Lʼoperazione venne quindi immediatamente avviata a partire dal dicembre 2014. La proprietaria dellʼagriturismo era una sessantenne romana, denunciata perciò per possesso illecito di beni culturali e violazioni in materia di ricerche archeologiche. Le ulteriori indagini rivelarono, però, come in realtà fosse stato il padre della signora ad essere entrato in possesso dei reperti, lasciandoli in eredità alla figlia una volta deceduto. La sessantenne romana, forse inconsapevole del valore dei frammenti scultorei, aveva pensato di poterli usare per ornare il casolare.

Ottenuta lʼautorizzazione della Procura della Repubblica, il 17 dicembre 2014 la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra eseguì direttamente la rimozione degli 11 frammenti, successivamente restaurati, ricomposti e attualmente conservati presso il Museo della Torretta di San Callisto. In questʼultimo, infatti, è stata dedicata unʼintera sezione, denominata “I sarcofagi ritrovati: lʼattività di tutela delle Forze dellʼOrdine”, in cui sono preservati alcuni importanti reperti recuperati nel corso degli anni. Insieme al sarcofago con scene di caccia è esposto un sarcofago infantile con scene bibliche, rubato nel 1990 dalle catacombe di S. Callisto e recuperato nel 1996 a New York, così come altri due manufatti strigilati rubati dai cimiteri di S. Valentino sulla Flaminia e S. Ippolito sulla Tiburtina.

I militari del TPC si interessano, infatti, anche della tutela,del recupero e del contrasto allʼaggressione dei beni culturali ecclesiastici, patrimonio ricadente sotto lʼamministrazione della S. Sede e, nello specifico, del Pontificio Consiglio della Cultura (Città del Vaticano) il cui attuale presidente è il Card. Gianfranco Ravasi.

Bibliografia e siti di riferimento:

F. Bisconti, Il ritorno del sarcofago. Recuperati dai carabinieri dodici frammenti trafugati dal comprensorio callistiano, in LʼOsservatore Romano, 26 febbraio 2015.

F. Bisconti, M. Braconi (ed.), Le catacombe di San Callisto: il contesto, le scoperte e un diario di bordo, in Le catacombe di San Callisto. Storia, contesti, scavi, restauri, scoperte. A proposito del cubicolo di Orfeo e del Museo della Torretta, Todi 2015, pp. 11-88.

Video: https://youtu.be/pHrgHLK_k6g

La Repubblica: http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/02/25/foto/reperti_rubati_a_roma_e_trovati_incastonati_in_un_agriturismo-108180045/1/#1

Umbria 24 ore: http://www.umbria24.it/cronaca/norcia-reperti-di-sarcofago-romano-come-decorazione-sui-muri-di-casa-denunciata-una-60enne

Autrice dell’articolo: Cristina Cumbo

Le immagini sono inserite per puro scopo illustrativo e senza alcun fine di lucro.

Contributo precedentemente pubblicato su “The Journal of Cultural Heritage Crime” in data 18.03.2018 e disponibile al seguente link.

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Pubblicato da Cristina Cumbo

Archeologa e ricercatrice; Dottore di ricerca in Archeologia Cristiana; amministratrice, fondatrice e responsabile del blog #LaTPC, nonché della pagina Facebook "La Tutela del Patrimonio Culturale". Ha frequentato il primo corso di perfezionamento in tutela del patrimonio culturale in collaborazione con il Comando Carabinieri TPC presso l'Università di Roma Tre (2013) e il Master annuale di II livello in “Strumenti scientifici di supporto alla conoscenza e alla tutela del patrimonio culturale” attivo presso il medesimo ateneo (2019). Dal mese di gennaio 2022 al marzo 2024 ha collaborato con l'Institutum Carmelitanum di Roma conducendo ricerche su alcune chiese Carmelitane demolite e ricostruendone la storia. Attualmente è assegnista di ricerca presso l'ISPC - CNR, dove si occupa di analizzare storicamente il fenomeno del vandalismo sul patrimonio naturale e culturale in Italia per la redazione di linee guida funzionali alla mitigazione del rischio.