Dopo la notizia relativa ai tre pensionati di Saludecio, trovati in possesso del metal detector e di svariati reperti rinvenuti nel corso di passeggiate domenicali, ci spostiamo all’estero. Mentre in alcuni paesi, come la Gran Bretagna, l’utilizzo del metal detector per ricerca archeologica è consentito, in altri – come infatti l’Italia – non lo è.
Sembra, perciò, che anche Israele sia soggetto alla “piaga” dei cercatori di tesori che distruggono i contesti di rinvenimento. E se c’è ancora qualcuno che difende queste persone che, per passatempo, passeggiano in campagna alla ricerca di manufatti antichi, si ricorda nuovamente che ogni tassello sottratto a un sito archeologico, è un pezzetto della nostra storia (non solo degli archeologi, ma di TUTTI) che se ne va per sempre.
Ulteriori approfondimenti sul caso in Israele su The Times of Israel.