Statua-ritratto in marmo pario
Datazione: 137-138 d.C.
La statua-ritratto rappresenta Vibia Sabina, moglie dell’imperatore Adriano e nipote dell’imperatore Traiano. L’identificazione è stata possibile in particolare grazie alle emissioni monetali.
Il ritratto sembrerebbe eseguito post-mortem. Vibia Sabina ha il capo velato, è avvolta in un ampio mantello e indossa un paio di sandali. Presenta un’acconciatura in cui risalta il nodo erculeo di trecce sulla fronte in cui, con ogni probabilità, era inserito un diadema, applicato a parte e andato perduto.
La statua si presenta integra, eccezion fatta per una modesta lacuna sul lato sinistro del mantello (destra dell’osservatore).
Non ci è dato conoscere con precisione il luogo di rinvenimento della statua, scoperta nel corso di uno scavo clandestino, probabilmente effettuato nell’ager Tiburtinus (tra Tivoli e Guidonia Montecelio).
Nel 1995, nel corso di un’indagine investigativa, il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale eseguiva una perquisizione all’interno di alcuni magazzini collocati nel porto franco di Ginevra, utilizzati da un noto trafficante d’arte. In questa oaccasione, oltre al sequestro di circa 3800 reperti archeologici, si aggiungeva quello di numerose foto polaroid riguardanti materiale archeologico di provenienza illecita e ulteriore documentazione.
In seguito agli accertamenti effettuati dai militari del Comando e dal personale del Mibact, si giunse alla conclusione di essere di fronte all’individuazione di un’articolata organizzazione criminale che si occupava di traffico internazionale di reperti archeologici, provenienti dal territorio Italiano, rinvenuti grazie a scavi clandestini. Tra i beni analizzati, vi era la statua di Vibia Sabina, acquisita dal Museum of Fine Arts di Boston.
Venne restituita all’Italia, insieme ad altri 13 reperti archeologici frutto di scavi clandestini, solo nel 2007, in seguito a un accordo tra la direzione del Museum of Fine Arts di Boston e il Governo Italiano siglato l’anno precedente (2006).
Attualmente è conservata presso l’Antiquarium del Canopo di Villa Adriana a Tivoli.
Bibliografia essenziale:
- B. Adembri, Scheda 84: Vibia Sabina, in Capolavori dell’archeologia. Recuperi, ritrovamenti, confronti, Catalogo della mostra allestita a Roma, Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, 21 maggio-5 novembre 2013, Gangemi Editore, Roma 2013, pp. 352-353.
- L. Lombardi, Un tesoro torna. Aspettiamo gli altri, in PatrimonioSOS.it (17.06.2007).
- Gen. G. Nistri, Introduzione, in Vibia Sabina da Augusta a Diva. Tivoli, Villa Adriana, Antiquarium del Canopo (16 giugno-4 novembre 2007).
- M. Rodinò, Vibia Sabina, in La tutela tricolore. I custodi dell’identità culturale, Catalogo della mostra allestita presso Firenze, Galleria degli Uffizi, Aula Magliabecchiana, 20 dicembre 2016-14 febbraio 2017, p. 148.
Autore della scheda “Recuperi famosi” per il blog “La Tutela del Patrimonio Culturale”: Cristina Cumbo
In relazione alla foto di Vibia Sabina, scattata da Cristina Cumbo, ne è vietata la diffusione senza l’esplicito consenso dell’autrice e/o l’indicazione dei credits fotografici, nonché del link relativo al presente articolo.
Le immagini sono inserite per puro scopo illustrativo e senza alcun fine di lucro.
Scritto in data: 10 maggio 2020
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