Valle Aurelia e la fornace Veschi: esempio di archeologia industriale e storia di un’opportunità di riqualificazione mancata

Non era solo la zona che conosciamo come “Valle Aurelia” ad essere costellata dai fuochi sempre accesi delle fornaci, tanto da farle assumere popolarmente il nome di Valle dell’Inferno. Tutta l’area che sorgeva intorno al Vaticano, da via delle Fornaci (appunto), alla Valle del Gelsomino (area compresa tra via Aurelia Antica e via Gregorio VII) era puntinata di un rosso scarlatto e di colonne di fumo.

Questo era il luogo di produzione dei mattoni, un’area industriale, rurale, povera, attorno a cui si sviluppò il borghetto dei fornaciari, composto dalle abitazioni degli operai, e dove sorsero anche le famose baracche presenti ancora fino agli anni Settanta del secolo scorso. Le foto storiche, alcune delle quali esposte presso il Centro Commerciale AURA nel mese di ottobre 2021, oppure presso la Biblioteca Casa del Parco nel mese di giugno 2022 (Mostra “Centaurelio”), lo dimostrano.

Locandina della mostra organizzata presso la Biblioteca Casa del Parco

La fornace di Cristoforo Veschi è una delle due testimonianze ancora presenti in zona, la più nota, che cessò la sua attività nel 1961. Non tutti sanno, infatti, che nel Parco Regionale Urbano del Pineto, immersa nella vegetazione ancora si scorge la fornace Pomilia, e che, nel verde della Valle del Gelsomino, tra il Parco Piccolomini e la discesa che conduce a Gregorio VII, esiste la fornace San Bruno, facente parte della Fondazione Nicolò Piccolomini per l’Accademia d’Arte Drammatica, sita in via della Cava Aurelia, n. 152.

Si tratta di esempi di archeologia industriale lasciati purtroppo a se stessi, nonostante almeno due di essi (la Veschi e la S. Bruno) siano stati dichiarati beni d’interesse storico-artistico, sottoposti a vincolo.

Nonostante la fornace Veschi fosse stata totalmente abbandonata a partire dalla cessazione delle attività, presentandosi quindi in avanzato stato di degrado, venne restaurata, qualche anno fa, a spese della società proprietaria del Centro Commerciale AURA. L’impianto, che avrebbe dovuto proporsi come centro polifunzionale a carattere culturale, è diventato invece un centro di aggregazione di baby gang, alloggio per sbandati e piazza di spaccio tra i più giovani. Tutto questo si svolge in pieno giorno e, nonostante le denunce ai Carabinieri e gli arresti avvenuti in passato, il fenomeno prosegue.

All’esterno, in un’intercapedine, si intravede una tenda azzurra; i muri bianchi sono ricoperti di scritte nere senza senso; la fornace è stata internamente violata, vandalizzata, e solo di recente sono state poste alcune inferriate a causa delle frequenti intrusioni dei suddetti soggetti. Ma se ciò non bastasse, è opportuno riflettere su alcuni aspetti annessi alla situazione.

Prima di tutto quello della sicurezza. Il centro commerciale e le adiacenze non sono sicure per i commercianti stessi, per chi si reca a fare compere, o semplicemente per chi vuole trascorrere un pomeriggio in tranquillità negli spazi aperti. Se questo era possibile negli anni passati, adesso il fenomeno delinquenziale sembra essersi potenziato, soprattutto negli orari pomeridiani e serali. La fornace si trova, oltretutto, vicinissima all’uscita della metro A Valle Aurelia – il cui flusso di persone è intenso, essendo inoltre snodo ferroviario dei treni diretti verso Viterbo – e al Monte Ciocci. La prima risulta una comoda via di comunicazione, soprattutto per l’intera area e quella prossima di Gregorio VII (collegata con 3 linee bus), ma la pericolosità già si legge nei frammenti di vetri, nelle numerose bottiglie abbandonate, nei marmi divelti e accantonati sul marciapiede, negli avanzi di quella vita al buio.

Il Monte Ciocci, che pure è stato riqualificato pochi anni fa e prevede un percorso che si inerpica fino in cima, tornando ad essere uno spazio verde per gli abitanti del quartiere, diventa inavvicinabile appena calano le tenebre. Eppure non parliamo di “Gotham City”: siamo a pochi passi dal Vaticano, la cui cupola è ben visibile.

Un altro aspetto: il degrado. Chi abita a Roma ed è nato nella Capitale dirà che non è il solo caso in questa città, ma possiamo davvero consolarci così? Com’è ammissibile che non si riesca ad essere in grado di gestire una realtà che, come nel caso della fornace Veschi, era già stata restaurata e attendeva soltanto di essere destinata all’uso previsto, quindi “messa in moto”? Sono davvero le pratiche burocratiche a bloccare ogni meccanismo? Sembra ora che la riqualificazione, approvata con la deliberazione capitolina n. 69, seduta del 4 marzo 2022, possa passare per il PNRR. Altro denaro dunque, che si aggiunge a quello già speso per il restauro operato da un privato e che verrà sborsato, di nuovo, dal pubblico per effettuare le stesse operazioni precedenti, sperando che poi la fornace diventi davvero un polo culturale e non si replichi quanto già accaduto, facendola tornare alla situazione di partenza, ovvero quella di relitto.

Infine, e forse questo è l’aspetto che più interessa il blog, la fornace Veschi costituisce uno dei pochi esempi di archeologia industriale discretamente conservati. Un caso virtuoso è quello della Centrale Montemartini, nel quartiere Ostiense, divenuto polo museale d’eccellenza della Sovrintendenza Capitolina. Se, infatti, la collezione archeologica è notevole in quanto accoglie reperti importanti – si pensi alla statua colossale di divinità femminile proveniente dagli scavi dell’Area Sacra di Largo Argentina, oppure alla scultura della musa Polimnia dagli Horti Spei Veteris, o ancora le sepolture di Crepereius Euhodus e Crepereia Tryphaena provenienti dagli scavi per la costruzione  del  Palazzo  di Giustizia, per non contare il treno del pontefice Pio IX –, è il contesto museale a meravigliare il visitatore, che si trova accanto a macchinari colossali, quelli della centrale elettrica dismessa. Abbiamo poi l’ex Mattatoio, divenuto sede della Facoltà di Architettura dell’Università Roma Tre e di due progetti dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” alla Pelanda; il Gazometro, dove si sono svolti anche eventi (la V edizione di Videocittà, 2022); l’ex stabilimento Birra Peroni; parte dell’ex fabbrica Mira Lanza trasformato nel Teatro India, mentre un’altra parte è in abbandono e riutilizzata “liberamente”, o forse è meglio dire abusivamente, come museo della street art, dove purtroppo ci sono anche vari accampamenti.

Nel 1977 era già stato avanzato un progetto per rendere genericamente abitabile l’impianto, inserendo anche una biblioteca, con una sala destinata ad uso vario (es. riunioni) e trasformando la fornace in punto d’incontro per gli abitanti del quartiere. Secondo la delibera sopra menzionata, entro il 2026, riprendendo quanto pensato in passato, all’interno della fornace Veschi troveranno, quindi, spazio un ambiente espositivo permanente che illustri la storia dell’antica fornace e del quartiere di Valle Aurelia, una sala conferenze, una biblioteca, postazioni multimediali e servizi igienici; nell’area perimetrale, invece, sono previste sale lettura e per il coworking.

I cunicoli della fornace, i resti di quella lavorazione dei mattoni, dell’argilla estratta dai monti della creta, di una vita operaia che connotava una borgata – perché, se adesso il centro di Roma si è espanso, questa un tempo era periferia – possono rivivere attraverso la valorizzazione della fornace Veschi, che si costituisce come un vero e proprio simbolo del quartiere. Ed è allora nell’interesse, direi, collettivo che questa venga restaurata e rifunzionalizzata il prima possibile.

Il quartiere ne ha bisogno, ma anche la stessa città di Roma che, lasciando al degrado un monumento del genere, sta perdendo parte della sua recente storia.

Bibliografia e sitografia:

Associazione Culturale Blu Media, La Fornace Veschi: ieri, oggi, domani. Educare al patrimonio, educare alla cittadinanza, 2022: https://blumedia.org/index.php/progetti/335-la-fornace-veschi-ieri-oggi-domani-educare-al-patrimonio-educare-alla-cittadinanza

D. Bruni, Roma, le 18 fornaci del Borghetto di Valle Aurelia, TGR Lazio – Bell’Italia (23.02.2021): https://www.facebook.com/TgrRaiOfficial/videos/roma-le-18-fornaci-del-borghetto-di-valle-aurelia/122848889693930/

D. Bruni per TGR Lazio, Ex Fornace Veschi (si rimanda alla pagina Facebook del Comitato di quartiere Valle Aurelia: https://www.facebook.com/comitatodiquartiereValleAurelia/videos/ex-fornace-veschi/701615123847561/?locale=it_IT)

Cecera (PD): Fornace Veschi Valle Aurelia abbandonata da Roma Capitale, su Roma Daily News (18.01.2021): https://www.romadailynews.it/politica/cecera-pd-fornace-veschi-valle-aurelia-abbandonata-da-roma-capitale-0545197/

R. Cipriani, “Valle Aurelia 35 anni dopo (1981-2015)”, in Roma Moderna e Contemporanea, 1-2, 2015, pp. 191-218 (https://www.ciprianiroberto.it/2020/11/02/valle-aurelia-35-anni-dopo-1981-2015-roma-moderna-e-contemporanea-1-2-2015-pp-191-218/)

Comitato Parco Piccolomini, Parco Piccolomini (25.09.2015): https://www.carteinregola.it/index.php/urbanistica/vertenze-urbanistiche/parco-piccolomini/

Comune di Roma, Urbanistica, Programma di recupero urbano Valle Aurelia: http://www.urbanistica.comune.roma.it/pru/pru-valleaurelia.html?tmpl=component 

Delibera di giunta capitolina n. 69 del 04/03/2022: https://www.facebook.com/comitatodiquartiereValleAurelia/posts/pfbid0YGngimXenVVewZfPUf2mYvLMJQPNoJGaQF7nF2txwC8dCfZ6dMS7gkeQqTj1JXo5l

M. Di Lollo, Droga, risse e vandalismo: 19 minorenni denunciati, su Il Giornale.it (23.02.2020): https://www.ilgiornale.it/news/roma/droga-risse-e-vandalismo-19-minorenni-denunciati-1830885.html

Fondazione Nicolò Piccolomini, Il Patrimonio: https://www.fondazionepiccolomini.it/la-fondazione/patrimonio/

Gazzetta di Roma, La street art di Diavù arriva al Centro Commerciale AURA di Valle Aurelia (04.05.2021): https://www.gazzettadiroma.it/la-street-di-diavu-arriva-al-centro-commerciale-aura-di-valle-aurelia/

F. Guardascione, Salviamo la Fornace Veschi, simbolo della storia operaia di Valle Aurelia, su diario romano (10.01.2021): https://www.diarioromano.it/salviamo-la-fornace-veschi-simbolo-della-storia-operaia-di-valle-aurelia/

Il Caffè di Roma.it, La riqualificazione dell’ex Fornace Veschi passerà per il PNRR (24.02.2022): https://ilcaffediroma.it/168461/la-riqualificazione-dellex-fornace-veschi-passera-per-il-pnrr/

Il paradiso nascosto all’ombra di San Pietro, su Amate Sponde. Il magazine dell’ambiente e del territorio: http://www.amatesponde.it/un-paradiso-nascosto-allombra-di-san-pietro/

S. Mechelli, Fornace Veschi, da simbolo a monumento al degrado: il polo culturale è un miraggio, su RomaToday (30.01.2021): https://www.romatoday.it/zone/aurelio/fornace-veschi-abbandono-valle-aurelia.html

R. Pacifico, Aura, l’evoluzione della street art nei centri commerciali, su MarkUp (21.05.2021): https://www.mark-up.it/aura-levoluzione-della-street-art-nei-centri-commerciali/

Pagina Facebook “Comitato di quartiere Valle Aurelia”: https://www.facebook.com/comitatodiquartiereValleAurelia

M. Panizza, La Fornace Veschi a Valle Aurelia. promemoria su un recupero “impossibile”, in M. L. Neri, A. Parisella, A. M. Racheli (a cura di), I luoghi della produzione fra archeologia e recupero, Roma Moderna e Contemporanea, gennaio-agosto, anno VIII, 2000, 1/2, pp. 245-252.

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T. Rapanà, Roma, il centro commerciale Aura e la gentrification, su La mescolanza (22.07.2019): https://www.lamescolanza.com/2019/07/22/roma-aura/

Y. Sina, La fornace accende Valle Aurelia: il simbolo del quartiere non è un centro commerciale, su RomaToday (28.05.2018): https://www.romatoday.it/politica/fornace-veschi-valle-aurelia-centro-commerciale-aura.html

Sovrintendenza Capitolina, Centrale Montemartini: https://www.centralemontemartini.org/it/il_museo/storia_del_museo

Storie segrete di Roma: la Valle dell’Inferno e le fornaci, su La Vera Cronaca (21.11.2010): https://www.laveracronaca.com/consigliati/storie-segrete-di-roma-la-valle-dell-inferno/

Studio Gemma Progettazione, Restauro della fornace “Veschi” (02.08.2018): https://studiogemma.it/2018/08/02/fornace/

Turismo Roma, Fornace Veschi di Valle Aurelia: https://www.turismoroma.it/it/luoghi/fornace-veschi-di-valle-aurelia#:~:text=La%20fornace%20Veschi%20si%20trova,per%20costruire%20dapprima%20la%20Roma

Zètema progetto cultura, Centro Anziani di Valle Aurelia. Nuove possibilità di fruizione e di socializzazione per gli utenti del centro anziani: https://www.zetema.it/attivita/centro-anziani-di-valle-aurelia/

Autore del contributo per il blog “La Tutela del Patrimonio Culturale”: Cristina Cumbo

Scritto in data: 3 maggio 2023

Foto di Cristina Cumbo, tranne dove diversamente indicato. Ne è vietata la diffusione senza l’esplicito consenso dell’autrice e/o l’indicazione dei credits fotografici, nonché del link relativo al presente articolo.

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Pubblicato da Cristina Cumbo

Archeologa e ricercatrice; Dottore di ricerca in Archeologia Cristiana; amministratrice, fondatrice e responsabile del blog #LaTPC, nonché della pagina Facebook "La Tutela del Patrimonio Culturale". Ha frequentato il primo corso di perfezionamento in tutela del patrimonio culturale in collaborazione con il Comando Carabinieri TPC presso l'Università di Roma Tre (2013) e il Master annuale di II livello in “Strumenti scientifici di supporto alla conoscenza e alla tutela del patrimonio culturale” attivo presso il medesimo ateneo (2019). Dal mese di gennaio 2022 al marzo 2024 ha collaborato con l'Institutum Carmelitanum di Roma conducendo ricerche su alcune chiese Carmelitane demolite e ricostruendone la storia. Attualmente è assegnista di ricerca presso l'ISPC - CNR, dove si occupa di analizzare storicamente il fenomeno del vandalismo sul patrimonio naturale e culturale in Italia per la redazione di linee guida funzionali alla mitigazione del rischio.