“Palazzo Marchesi Campanari a Veroli. Un nuovo museo per il patrimonio archeologico”. Colloquio di studio, mercoledì 7 febbraio a Roma

Si svolgerà mercoledì 7 febbraio 2024 alle ore 16:00 a Roma, presso la Sala conferenze della Biblioteca delle arti del Complesso monumentale del San Michele, il colloquio di studio intitolato “Palazzo Marchesi Campanari a Veroli: un nuovo museo per il patrimonio archeologico”.

Si discuterà del progetto finalizzato alla creazione di un nuovo museo nazionale archeologico nella città di Veroli (FR) e della mostra “Antichi popoli italici: gli Ernici, i Volsci e gli altri” allestita nella stessa città all’interno del Palazzo Marchesi Campanari.

L’esposizione, inaugurata lo scorso 22 dicembre, rappresenta infatti il primo importante passaggio di un percorso progettuale, condiviso tra istituti del Ministero della Cultura ed enti locali che operano sul territorio, diretto a istituire un nuovo museo nazionale dedicato al territorio e alla vita delle genti italiche che hanno abitato tra i monti Ernici, le valli dei fiumi Sacco e Liri e la pianura pontina.

Nel corso dell’incontro, organizzato dall’Istituto Centrale per l’Archeologia (ICA) per il ciclo dei “Discorsi sul Metodo”, direttori generali e dirigenti degli uffici del Ministero della Cultura, il Sindaco di Veroli, i funzionari archeologi e architetti che compongono il tavolo tecnico appositamente nominato e i rappresentanti dello studio di architettura incaricato della progettazione esporranno le linee progettuali
dell’allestimento e si confronteranno sulle connessioni tra i temi della tutela del patrimonio archeologico, delle ricerche, della valorizzazione e della comunicazione, anche in rapporto alle esigenze delle comunità locali. Una conoscenza consapevole della storia e delle tracce materiali del passato, infatti, rappresenta la base imprescindibile per coinvolgere il pubblico non solo degli addetti ai lavori, ma anche degli appassionati, delle scuole e di chi svolge attività di promozione del territorio.

Il programma dell’incontro, che sarà introdotto da Elena Calandra, direttore dell’Istituto centrale per l’archeologia (ICA), prevede la presenza al tavolo dei relatori di Luigi La Rocca e Massimo Osanna, rispettivamente a capo della Direzione generale Archeologia belle arti e paesaggio e della Direzione generale Musei, di Stefano Petrocchi, a capo della Direzione regionale Musei del Lazio, e di Simone Cretaro, Sindaco di Veroli, che inquadreranno gli aspetti organizzativi e di collaborazione tra gli
uffici del MiC e le Amministrazioni locali coinvolte.

Seguirà l’illustrazione del progetto da parte del gruppo di lavoro composto da Valeria Acconcia (ICA), Lara Anniboletti (DG-MU), Claudio Borgognoni (DG-MU), Alessandra Gobbi (DG-MU), Ursula Piccone (DRM-LAZIO) e Daniela Quadrino (SABAP-FR-LT).

Chiara Bonanni, dello studio Decima Casa, illustrerà gli aspetti tecnici dell’allestimento della mostra e le prospettive legate alla progettazione del Museo, curati dal team di architetti sotto il coordinamento suo e di Guglielmo Malizia. Infine, Francesca Della Porta, direttore del Museo Civico archeologico di Veroli, affronterà il tema della comunicazione e della didattica nei Musei Civici e nei luoghi della cultura del Comune.

L’ingresso sarà consentito fino all’esaurimento dei posti. L’evento sarà trasmesso sul canale YouTube dell’Istituto Centrale per l’Archeologia.

LA MOSTRA – APPROFONDIMENTO

Dal 22 dicembre scorso fino al 15 aprile di quest’anno è aperta al pubblico la mostra “Antichi popoli italici: gli Ernici, i Volsci e gli altri” allestita a Palazzo Marchesi Campanari a Veroli (FR).

La mostra è il primo passo di un percorso condiviso tra uffici del Ministero della Cultura (in particolare la Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio – DGABAP, la Direzione generale Musei, la Direzione regionale Musei del Lazio, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Frosinone e Latina) ed enti locali (il Comune di Veroli e la Regione Lazio), finalizzato alla creazione di un nuovo museo nazionale dedicato al territorio e ai vari aspetti della vita delle genti italiche che hanno abitato tra i monti Ernici, le valli dei fiumi Sacco e Liri e la pianura pontina, oggi nelle province di Frosinone e Latina. Il museo nazionale sarà integrato in un sistema che comprenderà anche l’attuale Museo civico archeologico di Veroli, che accoglie le evidenze archeologiche provenienti dal centro stesso e dal suo diretto entroterra.

A partire dal novembre 2022, si è costituito un tavolo tecnico coordinato dal Direttore generale ABAP Luigi La Rocca e dal Direttore generale Musei Massimo Osanna, composto da archeologi del Ministero, che ha avviato la progettazione del museo e della mostra, in sinergia con il team di architetti incaricato dell’allestimento.Tra i primi obiettivi del gruppo di lavoro, vi è stata la scelta dei contesti e dei temi da affrontare nella mostra temporanea, che rappresentano anticipazioni dei nuclei tematici da sviluppare nel prossimo futuro nei quattro piani del Palazzo.

La mostra è stata l’occasione per recuperare materiali portati alla luce nel corso di interventi di tutela condotti negli ultimi decenni nel territorio e finora inediti, mettendoli a confronto con scavi già noti e rappresentativi delle dinamiche di frequentazione del Lazio meridionale.

Il percorso espositivo si sviluppa per otto sale, dedicate alla storia di Ernici, Volsci, Latini e delle altre comunità locali nei secoli precedenti alle guerre contro Roma (dal 900 al 300 a.C. circa). Queste popolazioni sono rappresentate dai materiali restituiti dai santuari, dalle tombe e dagli abitati, che testimoniano inaspettate somiglianze reciproche nei gusti, nei modi di vivere, di seppellire i morti e di pensare al sacro. Per i santuari, sono esposti nuclei di votivi e terrecotte architettoniche da Anagni (Santa Cecilia, Osteria della Fontana) e da Satricum (Acropoli); per le evidenze funerarie, sono stati selezionati corredi da Frosinone (via Landolfi), Pofi (Fortore Derupata) e Satricum (Poggio dei Cavalieri). Una particolare attenzione è stata dedicata al tema delle forme insediative, allestendo una suggestiva evocazione di una struttura abitativa, a cui sono associati materiali d’uso comune, finora poco noti, dal villaggio di Via Landolfi a Frosinone. Una sezione della mostra, infine, è dedicata all’esposizione di pregevoli materiali etruschi e laziali, coevi a quelli provenienti dal territorio, recuperati negli Stati Uniti grazie all’azione dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale.

Il successo di pubblico finora registrato conferma il valore di una iniziativa frutto sin dalla sua pianificazione di una proficua interazione tra Istituzioni e competenze, tra il Ministero della Cultura e il Comune di Veroli, primo promotore del progetto.

Comunicato stampa ufficiale della Direzione Generale Musei – Ministero della Cultura, che si ringrazia del cortese invio.

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