Verso le Pianure Pontine: il Museo del Procoio di Borgo Sabotino (LT)

L’epoca della bonifica delle Pianure Pontine sembra ormai distante eppure, se ci fermiamo a riflettere, si tratta solo di pochi anni fa in confronto alla storia che ci lasciamo alle spalle.

Un’epoca ben ritratta, per esempio, nel magnifico Museo Storico di Piana delle Orme – definibile più come un parco tematico – originatosi dalla collezione privata di Mariano De Pasquale, imprenditore floricolo, che nei suoi capannoni ospita un’ampia sezione dedicata alla bonifica della zona, nonché ad alcuni specifici episodi della Seconda Guerra Mondiale, tra cui lo sbarco di Anzio del 1944, oppure illustrata nel Museo della Terra Pontina, situato nel centro del capoluogo pontino, con una sezione dedicata anche alla malaria.

Latina la conosciamo così, con strade e monumenti che echeggiano il razionalismo degli anni ’30-’40 del secolo scorso e l’urbanizzazione; le frazioni, i cosiddetti “borghi”, che assumeranno prevalentemente il nome di luoghi di battaglia della Prima Guerra Mondiale – Borgo Sabotino, Borgo Grappa, Borgo Bainsizza, Borgo Carso, Borgo Faiti, Borso Isonzo, Borgo Montello, Borgo Piave, Borgo Podgora, Borgo San Michele e Borgo Santa Maria –, fungendo da collegamento tra i vari poderi, nascono proprio durante l’ultima bonifica (1926-1937) dei vari terreni, caratterizzati all’epoca da povere case coloniche, dove la zanzara anofele regnava sovrana veicolando, appunto, la malaria.

Borgo San Michele (LT), particolare della chiesa (foto di Cristina Cumbo)

In quel particolare periodo storico, non furono solamente prosciugate le paludi, ma anche costruiti nuovi canali e disboscate intere foreste.

Nonostante si faccia, quindi, riferimento al recente passato, i territori di Latina hanno conosciuto anche un’altra storia più antica. Già in precedenza, lo Stato Pontificio aveva tentato di bonificare la zona. In particolare, Pio VI Braschi (Motu Proprio del 14 gennaio 1777), verso la fine del Settecento, aveva avviato grandi operazioni idrauliche per prosciugare paludi e stagni, con il fine di aumentare la superficie coltivata a grano. L’intento, partito speditamente, svanì: i costi di manutenzione erano davvero eccessivi per le casse della Camera Apostolica. Solo Terracina riuscì a trarne giovamento.

Scavo del canale perimetrale del Lago di Fogliano (foto tratta da: L. Ebanista, Ager Pomptinus I (Forma Italiae), Roma 2017)

Questa immersione in uno spaccato stratigrafico, dall’epoca protostorica, a quella tardo romana, fino all’età altomedievale, si può effettuare visitando il Museo/Antiquarium del Procoio di Borgo Sabotino, allestito nei quattro spazi principali di un’antica industria che, nell’Ottocento, lavorava il latte di bufala.

Nel 1931 la struttura – che, si ipotizza, fosse una domus culta medievale, all’epoca di papa Zaccaria, poi possedimento dei Caetani – venne espropriata e trasferita all’Opera Nazionale Combattenti, infine donata al Comune di Latina.

L’edificio, che mostra diverse fasi dal Seicento all’Ottocento, denominato anche “bufalara” e composto da vari ambienti situati intorno a un locale più grande di forma rotonda, è collocato nei pressi di strutture antiche, come il Ponte dei Genovesi e la Torre di Foce Verde.

Il Procoio di Borgo Sabotino nel 1872 (foto tratta da: http://www.borgosabotino.it/site/il-borgo.html)

Proprio da Foce Verde proviene il relitto di una nave, ma numerosi sono i reperti casualmente ritrovati nelle operazioni sopra menzionate. Nell’attività di ricostruzione storica, si è cercato di fornire una linea temporale completa, basandosi ovviamente su tutti quegli elementi valutabili. Come ben sappiamo, infatti, un reperto decontestualizzato, è un oggetto che diventa parzialmente “muto”, che non ci narra più la sua completa storia, ma solo una porzione di essa. In tal caso, non a causa dell’attività dei tombaroli, ma di un’opera più ampia, effettuata in tempi in cui era urgente provvedere a una sistemazione dell’area, ma anche in un’epoca che non conosceva la scavo stratigrafico in favore del più diffuso “sterro”.

La prima sala, quindi, presenta il materiale cartografico e fotografico riguardante la nascita di Borgo Sabotino, testimoniando le trasformazioni territoriali. I reperti protostorici sono prevalentemente provenienti dalle valli dell’Astura, del Gorgolicino-Cicerchia e dal Lago di Fogliano.

Lago di Fogliano (LT) (foto di Cristina Cumbo)

Le sale successive si concentrano sui reperti epigrafici, scultorei, fittili, marmorei, nonché sul materiale legato propriamente alla navigazione, quindi anfore, ceppi di ancore, oggetti ritrovati nei relitti. Non mancano lucerne, vasellame etrusco e magno greco, campano e romano che testimonia rotte commerciali con i territori pontini; la sezione numismatica è stata, invece, qui trasferita dal Museo “M. Valeriani”.

Si ricorda che, tra il 1980 e il 1981, il Procoio di Borgo Sabotino aveva ospitato una mostra sulla campagna romana tra Ottocento e Novecento, che ricostruiva un mondo ormai prevalentemente scomparso e conservato frammentariamente nelle piccole realtà territoriali e, più di recente, anche mostre di arte contemporanea.

Nel 2017, al Museo, era stato portato il masso con l’impronta di dinosauro ritrovato presso Rio Martino; a giugno scorso, invece, sono stati consegnati all’Antiquarium alcuni reperti archeologici rinvenuti in prossimità della costa pontina dal presidente dell’associazione Archeosub di Latina.

Ruderi alla foce del Rio Martino (1934) (foto tratta da: L. Ebanista, Ager Pomptinus I (Forma Italiae), Roma 2017)

In attesa, quindi, della riapertura del Museo del Procoio (e della conseguente visita che alcuni membri di #LaTPC effettueranno sicuramente), abbiamo voluto condurvi verso un’altra realtà interessante e poco conosciuta, collocata a pochi chilometri dalla Capitale e in una terra affascinante, posta tra la campagna e l’azzurro del mare.

Bibliografia:

AA.VV., Agro Pontino. Materiali per un museo. Il Settecento, Guida alla II mostra (16 ottobre – 20 novembre 1981), Procoio di Borgo Sabotino (Latina), 1981.

Città di Latina, Ipotesi per la storia di una città. Littoria/Latina 1932-1982, Latina – Il “Procoio” – Borgo Sabotino (8, 9 e 10 ottobre 1981).

Comune di Latina, Il “procoio” di Borgo Sabotino, Cori 1980.

L. Ebanista, Ager Pomptinus I (Forma Italiae), Roma 2017.

E. M. Eleuteri (a cura di), La campagna romana tra ottocento e novecento, Latina, Museo Procoio – Borgo Sabotino (18 dicembre 1980 – 30 gennaio 1981), Roma 1980.

Sitografia:

https://www.archiviocederna.it/cederna-web/scheda/archivio/IT-SSBA-RM-AS00132-00119/LittoriaLatina.html

https://www.beniculturali.it/luogo/antiquarium-comunale-procojo

http://www.borgosabotino.it/site/il-borgo.html

https://www.comune.latina.it/2017/03/21/lantiquarium-comunale/

https://fondoambiente.it/luoghi/antiquarium-comunale-del-procoio?ldc

http://www.museodellaterrapontina.altervista.org/index.html

http://pianadelleorme.com/pages/

https://prolocodilatina-com.webnode.it/museu/

https://www.touringclub.it/destinazione/localita/museo/99083/civico-antiquarium-del-procoio-latina

Arte contemporanea e archeologia al Procoio di Latina, sul blog Raccontare la natura e l’arte (07.09.2012): http://leggerelarte.blogspot.com/2012/09/arte-contemporanea-e-archeologia-al.html

Città di Latina, Comunicato stampa: Reperti archeologici consegnati al Comune di Latina al Procoio (17.06.2022): https://www.comune.latina.it/2022/06/17/reperti-archeologici-consegnati-al-comune-di-latina-al-procoio/

Latina24Ore.it, Arte, al via l’Odissea Contemporanea (19.07.2014), https://www.latina24ore.it/latina/94608/arte-al-via-lodissea-contemporanea/

LatinaToday, L’orma di dinosauro trovata a Rio Martino sarà custodita al Procoio (19.04.2017): https://www.latinatoday.it/cronaca/orma-dinosauro-rio-martino-procoio-borgo-sabotino.html

LatinaToday, Reperti archeologici rinvenuti sulla costa: saranno donati al Comune e consegnati al Procoio (18.06.2022): https://www.latinatoday.it/attualita/latina-consegna-procoio-reperti-archeologici.html

LatinaTu, Reperti recuperati nei fondali Pontini alla Procoio, Bono (M5S): “Una giornata di buona politica” (21.06.2022): https://latinatu.it/reperti-recuperati-nei-fondali-pontini-alla-procoio-bono-m5s-una-giornata-di-buona-politica/

R. Sottoriva, Nuovi reperti in arrivo all’Antiquarium del Procojo di Borgo Sabotino, su LunaNotizie.it (19.06.2022): https://www.radioluna.it/news/2022/06/nuovi-reperti-in-arrivo-allantiquarium-del-procojo-di-borgo-sabotino/

Le figg. 1, 2, 3 sono tratte da E. M. Eleuteri (a cura di), La campagna romana tra ottocento e novecento, Latina, Museo Procoio – Borgo Sabotino (18 dicembre 1980 – 30 gennaio 1981), Roma 1980. Le immagini, delle quali è indicata la fonte, sono inserite per puro scopo illustrativo e senza alcun fine di lucro.

Le foto di Borgo San Michele e del Lago di Fogliano sono state scattate da Cristina Cumbo. Ne è vietata la diffusione senza l’esplicito consenso dell’autrice e/o l’indicazione dei credits fotografici, nonché del link relativo al presente articolo.

Autore del contributo per il blog “La Tutela del Patrimonio Culturale”: Cristina Cumbo

Scritto in data: 30 ottobre 2022

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Pubblicato da Cristina Cumbo

Archeologa e ricercatrice; Dottore di ricerca in Archeologia Cristiana; amministratrice, fondatrice e responsabile del blog #LaTPC, nonché della pagina Facebook "La Tutela del Patrimonio Culturale". Ha frequentato il primo corso di perfezionamento in tutela del patrimonio culturale in collaborazione con il Comando Carabinieri TPC presso l'Università di Roma Tre (2013) e il Master annuale di II livello in “Strumenti scientifici di supporto alla conoscenza e alla tutela del patrimonio culturale” attivo presso il medesimo ateneo (2019). Dal mese di gennaio 2022 al marzo 2024 ha collaborato con l'Institutum Carmelitanum di Roma conducendo ricerche su alcune chiese Carmelitane demolite e ricostruendone la storia. Attualmente è assegnista di ricerca presso l'ISPC - CNR, dove si occupa di analizzare storicamente il fenomeno del vandalismo sul patrimonio naturale e culturale in Italia per la redazione di linee guida funzionali alla mitigazione del rischio.