Il patrimonio culturale-ambientale sequestrato in mostra: sensibilizzare il pubblico attraverso piccole iniziative espositive

Trasmettere al più vasto e vario pubblico un messaggio come quello relativo alla tutela del patrimonio culturale e ambientale non è di certo un’impresa semplice. Tuttavia, un modo diretto e già adottato consiste nella creazione di piccole mostre, arricchite con beni sequestrati e allestite in luoghi pubblici o in piccole stanze annesse ad enti competenti in materia. In quest’occasione si vuole porre l’attenzione sul territorio di Roma e dintorni ed in particolare su tre situazioni che rientrano in tale tipologia: l’allestimento presso il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri, la mostra presso l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e quella presso l’Aeroporto di Fiumicino.

Presso la sede del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri. in via Giosuè Carducci, è presente un piccolo ambiente accostato all’accesso principale dell’edificio, denominato “infopoint” (che sembrerebbe visibile, purtroppo, solo dall’esterno e non aperto al pubblico). Si configura come una sala conferenze nelle cui vetrine sono esposti alcuni elementi significativi il cui intento è quello di supportare la tutela della biodiversità, a volte tramite spiegazioni desumibili da immagini o dipinti, a volte tramite oggetti di vario tipo. Si fa presente l’interessante accostamento al patrimonio culturale: all’interno di questo ambiente è, infatti, possibile osservare i resti di un tratto delle antiche Mura Serviane.

Nella sede dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – in Piazza Mastai a Trastevere –, invece, vi è un piccolo spazio espositivo aperto al pubblico, chiamato “Casa dei beni sequestrati “, dove sono esposti alcuni oggetti “fermati” in dogana perché contraffatti o sprovvisti di opportuna certificazione di esportazione CITES. Gli oggetti sono spesso destinati a privati cittadini italiani, ma prodotti e provenienti dalla Cina. Sono presenti perlopiù automobili, oggettistica di vario tipo (borse, vasi, peluche, bigiotteria), medicinali e manufatti di origine animale. Tra questi ultimi, si notano una pelle e un cranio di coccodrillo, conchiglie e coralli, zanne di elefante semplici o avorio lavorato, nonché reperti archeologici falsi che imitano la cultura precolombiana, ma anche autentici sprovvisti dell’opportuna documentazione di importazione.

All’Aeroporto di Fiumicino, in particolare al terminal T3 Partenze, accostate ad una parete, sono collocate alcune vetrine contenenti reperti sequestrati in dogana e un grande pannello sul quale è esplicato il fine dell’esposizione, chiamata “Proprio nulla da dichiarare?”. Tale titolo, infatti, rimanda all’attività di sensibilizzazione, nonché educativa svolta dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri CITES nei confronti dei cittadini viaggiatori e non. Come si era detto in alcuni precedenti articoli (vedi: V. A. Cumbo, Il Raggruppamento CITES dell’Arma dei Carabinieri: tra attività di educazione ambientale e azione sul territorio, pubblicato sul blog “La Tutela del Patrimonio Culturale”, 27/11/2022; V. A. Cumbo, L’attività CITES nella Guardia di Finanza: in dogana per la difesa del patrimonio animale e vegetale, pubblicato sul blog “La Tutela del Patrimonio Culturale”, 12/06/2022), le Forze dell’Ordine menzionate cercano di educare i viaggiatori, soprattutto quelli che dovranno recarsi in paesi esotici, affinché non acquistino determinati prodotti, come per esempio souvenirs creati con animali impagliati tutelati dalla stessa Convenzione (CITES). Tale attività “didattica” è svolta anche durante alcuni eventi come “Era di Maggio” ospitata presso l’Orto Botanico di Roma, dove è possibile visitare anche la “Serra CITES”, con specie vegetali sequestrate a rischio estinzione.

Tra le altre interessanti iniziative – che si configurano però come mostre espositive vere e proprie allestite in strutture apposite – vi è anche il “Museo Ambiente e Crimine” (M.A.CRI.) situato all’interno del Bioparco di Roma, che si sofferma proprio sulla tutela ambientale, dedicando una sezione dedicata alla CITES.

Altri due importanti siti sono il “Museo della Biodiversità e CITES” a Gragnano in Campania, finalizzato proprio a sensibilizzare un pubblico eterogeneo (dai più giovani ai più anziani) sulle tematiche della Convenzione, e il “Museo dell’Uomo e della Natura” (MUN) a Magliano dei Marsi in Abruzzo, in cui sono trattate tematiche relative alla biodiversità (con particolare riferimento alla Riserva del Monte Velino) senza escludere le attività dei Carabinieri CITES.

Tali esempi di musei e piccole esposizioni, scoperti passeggiando quasi casualmente tra le strade di una città, dimostrano quanto sia importante l’informazione rivolta verso i cittadini di tutte le età. Al giorno d’oggi, in cui si discute di tematiche ambientali in tutto il mondo, sarebbe opportuno che tali mostre fossero visitate da ognuno di noi, per imparare a proteggere il vasto patrimonio ambientale e culturale che ci circonda. Sarebbe, quindi, il momento opportuno per svolgere, a supporto di tali esposizioni, eventi tematici riguardanti la cosiddetta “educazione ambientale”, volta soprattutto a proteggere ciò che è costantemente minacciato dall’azione antropica.

Si ringrazia l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Aeroporti di Roma e il Raggruppamento CITES dell’Arma dei Carabinieri per la gentile concessione per la pubblicazione delle rispettive foto di competenza

Foto di Valentina Angela Cumbo. Ne è vietata la diffusione senza l’esplicito consenso dell’autrice e/o l’indicazione dei credits fotografici, nonché del link relativo al presente articolo.

In copertina: Roma, Piazza Mastai, a pochi passi dell’Agenza Dogane e Monopoli (foto di Valentina Angela Cumbo)

Le immagini, delle quali è indicata la fonte, sono inserite per puro scopo illustrativo e senza alcun fine di lucro.

Sitografia essenziale:

Carabinieri.it, Museo dell’Uomo e della Natura “MUN”, a Magliano dei Marsi (AQ): https://www.carabinieri.it/chi-siamo/oggi/organizzazione/tutela-forestale-ambientale-e-agroalimentare/comando-tutela-biodiversita%27-e-parchi/utcb-e-le-130-riserve-naturali/utb-di-castel-di-sangro/museo-dell-uomo-e-della-natura-mun-a-magliano-dei-marsi-aq

Corriere della Sera, Orto Botanico, «Era di maggio»: attività e laboratori per le famiglie (05.05.2022): https://roma.corriere.it/notizie/diario-romano/22_maggio_05/orto-botanico-era-maggio-attivita-laboratori-le-famiglie-abac3578-cc53-11ec-b523-191019bfc881.shtml

Fondazione Bioparco di Roma, Il Museo: https://www.bioparco.it/il-museo-ambiente-e-crimine/

T. Giagni, Specie a rischio, piante rare. Le sentinelle della natura contro i crimini ambientali su L’Espresso (13.11.2022)

Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, CITES, Ministero della Attività Produttive, Corpo Forestale dello Stato, Agenzia delle Dogane, Comunicato stampa “Commercio illegale di piante e animali: un business da 25 miliardi di euro l’anno” (22.12.2005)

Ministero della Cultura, Museo della Biodiversità – CITES: https://www.beniculturali.it/luogo/museo-della-biodiversita-cites

Abstract:

Respect for cultural and environmental heritage can be taught to people through small exhibitions, often organized by some institutions. In Rome there are two mains ones, that are placed in ADM and Fiumicino Airport, where you can observe some kidnapped assets and made up of material of animal and vegetable origin. In other cities there are specific museums dedicated to this topic and, above all, to the CITES Convention. 

Keywords: environment; cultural heritage; CITES Convention; ADM; Fiumicino Airport; exhibitions; museums

Autore del contributo per il blog “La Tutela del Patrimonio Culturale”:  Valentina Angela Cumbo

Scritto in data: 2 luglio 2023

Il contributo è scaricabile in formato pdf al seguente link.

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Pubblicato da Valentina Angela Cumbo

Architetto iunior e Paesaggista iscritta all'Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma e provincia; specialista in Beni Naturali e Territoriali.