Palma Bucarelli e la moda italiana: il nuovo percorso del Museo Boncompagni Ludovisi di Roma dedicato alla direttrice del Museo Nazionale d’Arte Moderna

L’abbiamo conosciuta come la coraggiosa direttrice del Museo Nazionale d’Arte Moderna (dal 1941 al 1973) che, unitamente ad altri noti colleghi, mise al riparo le opere d’arte durante la Seconda Guerra Mondiale, portandole al Palazzo Farnese di Caprarola.

Si tratta di Palma Bucarelli, storica dell’arte e icona di una femminilità decisamente elegante, aggraziata, al passo con i tempi, testimone di un’evoluzione della moda italiana dagli anni ’40 ai ’70 circa e della stessa figura della donna.

Il Museo Boncompagni Ludovisi – dedicato alle arti decorative, al costume e alla moda italiana – accoglie, sin dal 1996, il suo guardaroba in cui sono inclusi abiti da giorno, da sera, da coktail e i gioielli, ma dall’8 marzo 2023 è stato inserito un nuovo percorso tematico dedicato proprio alla direttrice del Museo Nazionale d’Arte Moderna. Al fondo, già presente, si era aggiunto in passato un altro nucleo di bijoux e oggetti preziosi, donato dalla nipote, Barbara Lazzarini.

Nel dicembre 2022 la Direzione Musei Statali della città di Roma ha acquisito 4 gioielli d’artista, indossati dalla Bucarelli: una collana girocollo e un anello firmati da Umberto Mastroianni, un pendente opera di Lorenzo Guerrini e, infine, un paio di occhiali con orecchino di Gastone Novelli.

Camminando tra le sale e ammirando il contesto architettonico del villino, nonché le opere d’arte ivi conservate, gli abiti di Palma Bucarelli risplendono di una nuova luce conferita dai restauri. Sono capi prodotti da varie sartorie: Nicola Zecca, Simonetta Visconti, le Sorelle Botti, Antonio De Luca, Germana Maruccelli.

Abito da sera in seta indiana, opera delle Sorelle Botti (foto di Cristina Cumbo, per gentile concessione della Direzione Musei Statali della città di Roma – Museo Boncompagni Ludovisi)
Vari abiti indossati da Palma Bucarelli tra cui uno da pomeriggio (a sinistra, seta avorio, opera della sartoria romana Gasbarri) e uno da cocktail (al centro, organza di seta nera e motivi floreali, opera della sartoria napoletana Cassisi) (foto di Cristina Cumbo, per gentile concessione della Direzione Musei Statali della città di Roma – Museo Boncompagni Ludovisi)

Sembra quasi di vederla aggirarsi elegantemente durante gli eventi e le inaugurazioni, avvolta da meravigliose stoffe sapientemente cucite e ricamate, di seta liscia oppure orientaleggianti, coordinate con gioielli, a volte futuristici, ma originali e ben abbinati.

La stessa Bucarelli dichiarava, nel 1985, in un’intervista: «La vera eleganza consiste nell’avere il senso dell’opportunità, la donna elegante non segue la moda ma la adatta alla propria personalità, conferisce la propria impronta, il proprio tratto».

Alcuni famosi abiti confezionati da prestigiose sartorie romane facenti parte del guardaroba di Palma Bucarelli (foto di Cristina Cumbo, per gentile concessione della Direzione Musei Statali della città di Roma – Museo Boncompagni Ludovisi)

Il Museo Boncompagni Ludovisi è aperto dal martedì alla domenica, dalle 09.00 alle 19.00, con ingresso gratuito.

Pagina Facebook del Museo: https://www.facebook.com/MuseoBoncompagniLudovisi

Profilo Instagram del Museo: https://www.instagram.com/museoboncompagniludovisi/

Sito: https://www.direzionemuseistataliroma.beniculturali.it/istituti/museo-boncompagni-ludovisi-per-le-arti-decorative-il-costume-e-la-moda-dei-secoli-xix-e-xx/

Museo Boncompagni Ludovisi per le Arti Decorative. Un palazzo che racconta tante storie, su Rai Cultura: https://www.raicultura.it/arte/articoli/2019/11/Museo-Boncompagni-Ludovisi-per-le-Arti-Decorative-45589c53-9324-4807-8556-3ebf1aa95db2.html

Autrice del contributo per il blog “La Tutela del Patrimonio Culturale”: Cristina Cumbo

Foto di Cristina Cumbo, per gentile concessione della Direzione Musei Statali della città di Roma – Museo Boncompagni Ludovisi. Ne è vietata la diffusione.

Le immagini, delle quali è indicata la fonte, sono inserite per puro scopo illustrativo e senza alcun fine di lucro.

Scritto in data: 5 aprile 2023

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Pubblicato da Cristina Cumbo

Archeologa e ricercatrice; Dottore di ricerca in Archeologia Cristiana; amministratrice, fondatrice e responsabile del blog #LaTPC, nonché della pagina Facebook "La Tutela del Patrimonio Culturale". Ha frequentato il primo corso di perfezionamento in tutela del patrimonio culturale in collaborazione con il Comando Carabinieri TPC presso l'Università di Roma Tre (2013) e il Master annuale di II livello in “Strumenti scientifici di supporto alla conoscenza e alla tutela del patrimonio culturale” attivo presso il medesimo ateneo (2019). Dal mese di gennaio 2022 al marzo 2024 ha collaborato con l'Institutum Carmelitanum di Roma conducendo ricerche su alcune chiese Carmelitane demolite e ricostruendone la storia. Attualmente è assegnista di ricerca presso l'ISPC - CNR, dove si occupa di analizzare storicamente il fenomeno del vandalismo sul patrimonio naturale e culturale in Italia per la redazione di linee guida funzionali alla mitigazione del rischio.