Riflettiamo insieme sulla tutela del patrimonio culturale: l’IIS Antonello da Messina si mette in gioco con poster e presentazioni dopo l’incontro del 23 febbraio scorso

Partono dall’art. 9 gli allievi delle classi 5A del Turistico e Accoglienza dell’IIS Antonello da Messina, nella città omonima. Quell’art. 9 della Costituzione che riunisce in sé tutta la bellezza da tutelare, da quella storico-artistica e archeologica, fino a quella paesaggistica e ambientale, senza dimenticare la promozione della fondamentale, e spesso trascurata, ricerca.

“Noi ragazzi della 5A turistica dell’istituto Antonello abbiamo avuto l’occasione di poter ascoltare le parole delle tre Dottoresse C. Cumbo, G. Abbatiello, V. A. Cumbo e del Dott. Miucci. Quest’ultimo ci ha spiegato il significato di patrimonio e beni culturali. Abbiamo potuto approfondire grazie alle dottoresse che ci hanno illustrato con un PowerPoint i beni rubati, rovinati, persi, modificati. Durante l’incontro, grazie al dott. Miucci noi ragazzi siamo riusciti a capire che anche noi come cittadini possiamo fare qualcosa e non dobbiamo fare finta di niente. Alla fine, noi ragazzi abbiamo avuto l’opportunità di fare qualche domanda. Loro si sono dimostrati onesti, chiari e hanno cercato di rispondere a tutti noi. Spero di potere avere di nuovo un incontro con loro per poter affrontare nuove tematiche”, scrive Rebecca Polverino del 5 A Turistico in riferimento all’incontro di presentazione del “Piccolo manuale sulla tutela del patrimonio culturale” svoltosi il 23 febbraio scorso.

Anche Hance Ulanday ha specificato riguardo l’evento:

“L’obiettivo di questo incontro favorisce la condivisione di conoscenze, idee e migliori pratiche per proteggere, incoraggiando una maggiore consapevolezza e impegno nella tutela”.

Dai loro elaborati si percepisce l’interesse, ma soprattutto la curiosità dimostrata verso la tematica, tanto da creare dei veri e propri poster in cui sono stati riportati i concetti fondamentali trattati nel libro.

Che cos’è il patrimonio culturale, si chiedono. Qualcuno prova a rispondere, spiegando con parole proprie.

“Il patrimonio culturale è tutto ciò che rappresenta la storia, la cultura e le tradizioni di una comunità o di una nazione, come monumenti, opere d’arte, tradizioni orali e molto altro”, spiega Chiara Cabanig del 5A Turistico all’inizio del suo elaborato.

“Il nostro patrimonio culturale rappresenta quell’insieme di beni che i nostri antenati hanno voluto lasciarci, perché capissimo cosa e chi siamo stati. Un bene culturale è un manufatto con un valore inestimabile che racchiude la storia, la tradizione e l’arte. Un bene può essere: mobile, ad esempio un dipinto; immobile, ad esempio una struttura”. È molto precisa Beatrice Berté del 5A Accoglienza. Inoltre, “La tutela è una parola chiave già nell’art. 9 della Costituzione Italiana. […] Quindi tutelare vuol dire proteggere, salvaguardare quel che ci circonda perché un bene culturale è sia nostro che degli altri, così come per le prossime generazioni”.

“Il patrimonio è la ricchezza, l’insieme di beni culturali, paesaggistici della relativa popolazione. Ciò che ha valore tale da essere patrimonio, è un’opera d’arte unica e irripetibile!”, dice Dea Gangemi del 5A Accoglienza.

Qualcuno fa esempi concreti, come Glenn Michael Abdon del 5A Turistico:

“Un esempio di patrimonio culturale potrebbe essere il Colosseo a Roma. […] Oggi è un sito del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e un’icona della storia romana”, ma anche a Milano si trova un altro monumento che attrae l’attenzione: “Il Duomo di Milano è una maestosa cattedrale gotica”.

Qualcuno è rimasto affascinato dalla professione dell’archeologo, come Rosemary Arena della 5A Turistico:

“Il più importante dei ruoli è l’archeologo. L’archeologo ha il compito di esaminare il bene attraverso ampi studi, talvolta difficili, e risalire alla sua storia, all’anno… Durante lo scavo vengono utilizzati tanti utensili, ma solo 3 di essi sono importanti per lo scavo vero e proprio. Gli strumenti sono: pala, piccone e cazzuola. Anche se il piccone viene utilizzato pochissimo per evitare di rovinare il bene trovato”.

In contrapposizione all’archeologo, viene posto il tombarolo:

“Ci sono tanti ladri che oltre a portare via le opere d’arte, portano via anche i reperti archeologici. Queste persone vengono definite tombaroli. Quello che fa un tombarolo è proprio scavare clandestinamente alla ricerca di reperti archeologici. Giustamente chi ha compiuto questo scavo clandestino verrà di conseguenza punito dalla legge”, e seguono le sanzioni per furto di bene culturale, ricettazione, danneggiamento e contraffazione di opera d’arte nella slide di Asia Felughi del 5A Accoglienza.

“Di cosa si occupano i Carabinieri del Comando TPC? Al giorno d’oggi ci sono tanti ladri che portano via anche le opere d’arte o dei reperti archeologici, allora nel 1969 venne creata questa “squadra speciale” composta dai Carabinieri” ci spiega Martina Galletta del 5A Accoglienza, specificando che i Carabinieri “si occupano della tutela del patrimonio culturale e hanno il compito di fermare i crimini in alcune regioni d’Italia” (anche se, in realtà, su tutto il suolo italiano!).

Lo storico dell’arte e l’architetto invece? Cosa fanno?

Per Dea Gangemi lo storico dell’arte “compie una investigazione, descrive in immagine e ritrova il significato. Si occupa anche di tutela”, mentre l’architetto può progettare, ma anche interessarsi di restauro per “far tornare in buono stato un monumento”.

Insomma, i ragazzi dell’Istituto Antonello da Messina si sono proprio appassionati, anche grazie all’attività della docente, Caterina Giannetto. Ma non è finita qui. Rimanete connessi sul blog: le nuove generazioni non hanno ancora smesso di sorprenderci positivamente!

Ringraziamo: Beatrice Bertè (5A Accoglienza); Giusy Nicole Camoretto (5A Accoglienza); Asia Felughi (5A Accoglienza); Martina Galletta (5A Accoglienza); Dea Gangemi (5A Accoglienza); Natale Samuele Raffa (5A Accoglienza); Laura Sorrenti (5A Accoglienza); Glenn Michael Abdon (5A Turismo); Rosemary Arena (5A Turismo); Chiara Cabanig (5A Turismo); Marco Capra (5A Turismo); Giorgia Crupi (5A Turismo); Josh De Sagun (5A Turismo); Daniela Maliglis (5A Turismo); Rebecca Polverino (5A Turismo); Giulia Sturniolo (5A Turismo); Hance Ulanday (5A Turismo).

Autore dell’articolo per il blog “La Tutela del Patrimonio Culturale”: Cristina Cumbo

Scritto in data: 20 marzo 2024

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Pubblicato da Cristina Cumbo

Archeologa e ricercatrice; Dottore di ricerca in Archeologia Cristiana; amministratrice, fondatrice e responsabile del blog #LaTPC, nonché della pagina Facebook "La Tutela del Patrimonio Culturale". Ha frequentato il primo corso di perfezionamento in tutela del patrimonio culturale in collaborazione con il Comando Carabinieri TPC presso l'Università di Roma Tre (2013) e il Master annuale di II livello in “Strumenti scientifici di supporto alla conoscenza e alla tutela del patrimonio culturale” attivo presso il medesimo ateneo (2019). Dal mese di gennaio 2022 al marzo 2024 ha collaborato con l'Institutum Carmelitanum di Roma conducendo ricerche su alcune chiese Carmelitane demolite e ricostruendone la storia. Attualmente è assegnista di ricerca presso l'ISPC - CNR, dove si occupa di analizzare storicamente il fenomeno del vandalismo sul patrimonio naturale e culturale in Italia per la redazione di linee guida funzionali alla mitigazione del rischio.