Anzio e Nettuno: riflessioni su alcuni spazi potenzialmente utili alla valorizzazione del territorio

Si è già avuta l’occasione di trattare sul presente blog di luoghi di importanza naturalistica e culturale nel territorio di Anzio e Nettuno. Ricordiamo la Riserva Naturale di Tor Caldara, la Tenuta della Vignarola e il Laghetto Granieri. Riguardo ai due primi casi menzionati, si è recentemente – 29 giugno 2022 – giunti ad un grande progresso: la Tenuta della Vignarola è stata annessa alla Riserva Naturale di Tor Caldara (L. 13 del 12 luglio 2022), la cui gestione spetterà all’Ente Parco Regionale dei Castelli Romani.

Tenuta della Vignarola, agosto 2022 (foto di Valentina Angela Cumbo)

Il perimetro, purtroppo, non include tutta la tenuta, ma lascia esclusi alcuni grandi “triangoli” di territorio derivanti da decisioni contenute in parte nel PRG del Comune di Anzio (in particolare quello più ampio quasi adiacente alla Via Ardeatina vicino all’ex Casa Cantoniera è destinato ad un’edificazione di tipo turistico-ricettiva), nonché Piazza Roma – che secondo fonti orali, sembrerebbe essere stata una piccola pineta – che costituisce uno dei più importanti punti di incontro per gli abitanti di Cincinnato – Villa Claudia. Lascia sconcertati il fatto che, dopo una lunga battaglia da parte dei cittadini e comitati, si sia dato comunque spazio all’edificazione.

Piazza Roma, agosto 2022 (foto di Valentina Angela Cumbo)

La Vignarola e le aree limitrofe lasciate fuori dal perimetro della Riserva costituiscono nell’insieme un importante polmone agricolo-naturalistico che non possono essere cedute all’espansione edilizia, com’è accaduto nel corso degli anni a tutta l’area costiera. Nella Riserva è stata inclusa, invece, la zona in cui fino a qualche anno fa sorgeva il parco giochi a tema acquatico “Aqualand” (e che è stata recentemente – a febbraio 2023 – colpita da un incendio), dove ad oggi permangono ancora ruderi di tale struttura e il cui accesso – costituito da una rete metallica mobile – risulta praticamente aperto a chiunque.

Aqualand, agosto 2022 (foto di Valentina Angela Cumbo)

Nonostante, dunque, il loro stato di conservazione non sia ottimale, tali luoghi fanno riflettere: quale importanza potrebbero avere se messi in una rete di spazi aperti da fruire liberamente, in un contesto dove prevale la proprietà privata, caratterizzata da un’edificazione sorta in modo incontrollato e fortemente lottizzato? Il territorio di Anzio e Nettuno, infatti, presenta tanti spazi di potenziale valore, tra cui per esempio il Parco della Sughere in località Falasche (Comune di Anzio), ovvero un piccolo ritaglio di bosco che sembrerebbe presentare la medesima vegetazione della vicina Riserva Naturale di Tor Caldara. Tale parco però non è mai stato aperto al pubblico, seppur sia stato dotato di una sentieristica e di un’attrezzatura – apparentemente – idonea alla fruizione da parte di eventuali visitatori. Allo stato attuale si presenta come una piccola oasi verde delimitata da una recinzione, in alcuni punti purtroppo violata. È difficile reperire fonti su tale area: l’unica testimonianza sembrerebbe consistere nell’esistenza (aggiornato al 2018) di un piccolo comitato che ha cercato di battersi per la sua valorizzazione e riapertura (per informazioni si rimanda alla pagina Facebook pertinente: https://www.facebook.com/profile.php?id=100067615403823).

Parco delle Sughere, agosto 2022 (foto di Valentina Angela Cumbo)

La stessa pineta del Parco della Gallinara (riconosciuto come SIC) in località Lido dei Pini non sembra avere uno stato di manutenzione idoneo sia per quanto riguarda gli individui arborei che per i sentieri interni, tenendo conto, inoltre, che una buona parte di essa è stata privatizzata e rientra nel camping village, rendendo inaccessibile un patrimonio naturalistico e storico importante per i cittadini.

Oltre a parchi, riserve e tenute, però, esiste anche la realtà dei cantieri sospesi e mai portati a termine, lasciando in mostra dei veri e propri “ruderi” di strutture che danneggiano il paesaggio e creano dei grandi vuoti in pieno degrado – dovuto nella maggior parte dei casi soprattutto all’accumulo di rifiuti depositati in modo illecito – all’interno del tessuto urbano. Un esempio evidente è costituito dall’edificio che sarebbe dovuto sorgere lungo la via Ardeatina – nei pressi di Anzio Colonia – di fronte all’entrata di alcuni stabilimenti e al belvedere sul mare.

Cantiere lungo la Via Ardeatina (foto Google Maps)

Nei centri cittadini la questione dei monumenti poco accessibili al pubblico e scarsamente valorizzati costituisce un’altra tematica molto importante. Ad Anzio, il caso forse più emblematico è quello della Villa di Nerone con le annesse Grotte (in cui si è parlato nell’articolo di Cristina Cumbo: https://latpc.altervista.org/anzio-dalla-villa-di-nerone-al-paradiso-sul-mare-un-patrimonio-da-salvare/), nei cui pressi sorge il Faro, importante “landmark” della cittadina all’interno di una zona militare, ma non accessibile purtroppo a visitatori esterni, se non – sembrerebbe – ad associazioni e gruppi organizzati. Anche lo stesso Paradiso sul Mare, che rappresenta uno dei simboli della storia di Anzio, versa in una situazione di degrado. Sono stati stanziati per il suo restauro circa 8 milioni di euro (non è chiara la nuova funzione che andrebbe ad acquisire la struttura), ma il processo che lo vedrà tornare al suo antico splendore è ancora lungo da percorrere.

Faro di Anzio, agosto 2022 (foto di Valentina Angela Cumbo)

A Nettuno, il Forte Sangallo, che ospita l’Antiquarium e il Museo dello Sbarco Alleato, offre la possibilità da circa un anno di poter passeggiare nel fossato che circonda la struttura – ricordando il caso di Castel Sant’Angelo a Roma –. Attualmente, nonostante si sia fatta particolare attenzione al tema dell’eliminazione delle barriere architettoniche, appare solamente come passaggio più rapido e agevole per giungere dalla strada principale (Via Antonio Gramsci) alla spiaggia (e più precisamente) agli stabilimenti “Bagni Vittoria”. Ci sono ancora strutture dismesse in corrispondenza degli accessi che potrebbero essere utilizzate come casotti per la sorveglianza e come bagni pubblici nell’ottica di rendere tale spazio nella sua interezza un piccolo parco “culturale”, che potrebbe trovare nel Forte il suo fulcro principale.

Il Porto – altro grande attrattore turistico – presenta sullo sfondo un vero e proprio ecomostro: una struttura in calcestruzzo armato, la cui costruzione – che sarebbe dovuta divenire un centro polifunzionale – è ferma ormai da anni perché considerata abusiva, imponendo (prima nel 2009 e poi nel 2014) alla Marina di Nettuno l’abbattimento. Sembrerebbe però che il processo di demolizione sia momentaneamente sospeso. L’unica vera vittima in questa vicenda rimane il paesaggio, deturpato ancora una volta da scelte antropiche sbagliate.

Porto di Nettuno, giugno 2022 (foto di Valentina Angela Cumbo)

Accanto ad esso sorge il borgo medievale di Nettuno, di piccole dimensioni e ormai pieno di punti di ristorazione di ogni genere: ristoranti, pizzerie, locali notturni, ecc. Le attività legate alla vita al suo interno sono perlopiù stagionali, in particolare estive, mentre in inverno gli esercizi commerciali sono prevalentemente chiusi, lasciando così l’idea di un borgo fantasma – come accade in molti altri casi di borghi nel Lazio simile a questo –. Sarebbe interessante studiare una strategia di valorizzazione del borgo che lo veda attivo in tutti i periodi dell’anno, magari favorendo l’artigianato locale.

Borgo di Nettuno, agosto 2022 (foto di Valentina Angela Cumbo)

Con questo breve excursus, dunque, sorto da sopralluoghi personali, non si è inteso apporre alcun tipo di critica, ma si è piuttosto voluto sottolineare alcune problematiche che affliggono tali territori ormai da diversi anni e che potrebbero essere presi in esame per realizzare un vero e proprio piano di valorizzazione di queste zone non solo di tipo turistico, ma anche culturale, in modo da restituire un disegno di città propositivo e attento alle proprie risorse.

Sitografia essenziale di approfondimento:

Consorzio Lido dei Pini Anzio: https://www.consorziolidodeipini.it/?view=article&id=95:la-pineta&catid=19

Consorzio Lido dei Pini Anzio: https://www.consorziolidodeipini.it/?view=article&id=96:parco-della-gallinara&catid=19

M. Corrao, Maxi incendio ad Anzio: distrutto l’ex parco acquatico Acqualand, su Il Corriere della Città (14.02.2023): https://www.ilcorrieredellacitta.com/news-anzio/maxi-incendio-ad-anzio-distrutto-lex-parco-acquatico-acqualand-foto-e-video.html

N. Grbic, Incendio all’ex Acqualand di Anzio, le fiamme devastano il parco acquatico: ipotesi rogo doloso, su Fanpage.it (14.02.2023): https://www.fanpage.it/roma/incendio-allex-acqualand-di-anzio-le-fiamme-devastano-il-parco-acquatico-ipotesi-rogo-doloso/

Gruppo Facebook “Apriamo il Parco delle Sughere”: https://www.facebook.com/profile.php?id=100067615403823

I. Iannozzi, Anzio, la nuova vita del Paradiso sul mare: ecco il progetto per il recupero del gioiello liberty, su Il Messaggero (31.03.2023): https://www.ilmessaggero.it/roma/metropoli/paradiso_sul_mare_progetto_restauro_lavori_quando-7321183.html

Il Caffè.tv, Ecomostro al porto di Nettuno, dopo 13 anni i giudici stoppano la demolizione (19.05.2022): https://ilcaffe.tv/articolo/176671/ecomostro-al-porto-di-nettuno-dopo-13-anni-i-giudici-stoppano-la-demolizione

Il Faro. Quotidiano telematico del mediterraneo, Nettuno, ripulito il fosso del Forte Sangallo: il 15 luglio l’apertura dei cancelli (12.07.2022): https://www.ilfaroonline.it/2022/07/12/nettuno-ripulito-il-fosso-del-forte-sangallo-il-15-luglio-lapertura-dei-cancelli/482299/

Il Granchio.it, Importante svolta nel problema dell’ecomostro nel porto nettunese (13.01.2023): https://ilgranchio.it/2023/01/13/importante-svolta-nel-problema-dellecomostro-nel-porto-nettunese/

In Libera Uscita. Liberi di informare, Ecomostro al Porto di Nettuno, condannato Giuliano Valente (03.04.2014): https://inliberauscita.it/cronoca/29508/ecomostro-al-porto-di-nettuno-condannato-giuliano-valente/

V. Nitto, Sporcizia e rifiuti al parco delle Sughere, su Il Granchio.it (29.09.2016): https://ilgranchio.it/2016/09/29/13306/

Parchilazio.it, Riserva naturale regionale di “Tor Caldara”, affidata la gestione al Parco regionale dei Castelli Romani: https://www.parchilazio.it/castelliromani-schede-29635-riserva_naturale_regionale_di_tor_caldara_affidata_la_gestione_al_parco_regionale_dei_castelli_ro

Parchilazio.it, Via libera all’ampliamento della Riserva: https://www.parchilazio.it/torcaldara-schede-29500-via_libera_all_ampliamento_della_riserva_di_tor_caldara

Parco della Gallinara Camping & Village Anzio: https://www.parcodellagallinara.com/

Piano Regolatore Generale del Comune di Anzio: https://trasparenza.comune.anzio.roma.it/contenuto10267_piano-regolatore-generale_742.html

Regione Lazio, Modifica della perimetrazione della Riserva naturale regionale “Tor Caldara”: https://www.consiglio.regione.lazio.it/consiglio-regionale/?vw=leggiregionalidettaglio&id=9443&sv=vigente  

Theparks.it, Splash Village (ex Bulli e Pupe – ex Aqualand): https://www.theparks.it/splash-village-ex-bulli-e-pupe-ex-aqualand-p1162/

Autore del contributo per il blog “La Tutela del Patrimonio Culturale”: Valentina Angela Cumbo

Scritto in data: 16 aprile 2023

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Pubblicato da Valentina Angela Cumbo

Architetto iunior e Paesaggista iscritta all'Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma e provincia; specialista in Beni Naturali e Territoriali.